2014-01-11 09:00:36

Vescovi Usa, Canada, Ue e Sudafrica in Terra Santa. Mons. Kenney: ridare coraggio ai cristiani


Inizia oggi a Gerusalemme il tradizionale pellegrinaggio del Coordinamento dei vescovi di Nord America, Canada, Sud Africa e Unione Europea per il sostegno alla Terra Santa. Quali le speranze di questa nuova missione? Ci risponde mons. William Kenney, vescovo ausiliare di Birmingham, membro delal delegazione episcopale. L’intervista è di Susan Hodges:RealAudioMP3

R. – My hope, of course, is that we may encourage the Christian people …
La mia speranza è ovviamente riuscire a dare nuovo coraggio ai cristiani che incontreremo a Gaza e in altri luoghi. Il loro timore immagino sia sempre che la situazione in Terra Santa possa peggiorare. In questi ultimi vent’anni – tanti sono gli anni in cui io vengo regolarmente in Terra Santa – la situazione è andata peggiorando ed io sospetto che ci sia meno speranza oggi di quanta ce ne fosse prima. Invece, spero che saremo capaci di portare incoraggiamento agli uomini e alle donne cristiani che incontreremo.

D. – Papa Francesco si recherà in Terra Santa a maggio: questo potrà rappresentare uno stimolo per la soluzione dei problemi dell’area?

R. – It will, I’m sure. But whatever diplomacy the Vatican can bring to …
Sono sicuro che sarà così. Qualsiasi tipo di diplomazia il Vaticano possa mettere in campo, sono sicuro che la visita del Papa sarà un grande stimolo.

D. – Vi recherete anche a Gaza. Con una particolare attenzione … perché?

R. – Because I think that it one of places which is most endangered …
Perché credo che sia una zona particolarmente a rischio, una delle zone in cui le persone soffrono maggiormente. Nell’ambito della comunità locale, quella cristiana è davvero molto piccola – e questo genera un altro problema – anche se credo che siano ragionevolmente ben trattati dai loro vicini: ma la comunità cristiana è davvero molto piccola e fa parte di quella popolazione che più soffre. La comunità cristiana mantiene alcune scuole, frequentate anche da molti musulmani, e questo fa parte delle iniziative volte ad incoraggiare tutto ciò che unisce le persone.

D. – La situazione in Terra Santa è dunque andata peggiorando. Quali i motivi?

R. – Well, when I first went out, then of course the Wall did not exist and there …
Bè, quando sono andato per la prima volta, ovviamente il Muro non c’era ancora e c’era ancora la speranza che si potesse raggiungere un accordo di pace; negli anni ‘90, la Santa Sede aveva avviato i negoziati per un accordo che ancora non è pienamente raggiunto; c’erano molti elementi che davano spazio alla speranza, allora, rispetto ad oggi. Come sa, molti cristiani se ne sono andati dalla Terra Santa, in questo periodo. Quindi, purtroppo ci sono tanti elementi che possono indurre a non essere particolarmente fiduciosi … La mia opinione è che bisognerebbe creare una situazione che unisca le persone, che le faccia incontrare, non che le separi: mentre questo è quello che si tende a fare …







All the contents on this site are copyrighted ©.