Stati Uniti - Santa Sede: 30 anni di rapporti diplomatici ai massimi livelli
Luis Badilla Morales, Radio Vaticana Per
i cattolici la vita negli Stati Uniti non è stata mai facile. La rilevanza quantitativa,
sociale e culturale che hanno acquisito oggi non esisteva fino a cinquant'anni fa.
In passato, circa un secolo fa, negli Usa erano diffusi stereotipi e cliché negativi
sui cattolici, spesso di matrice protestante, in un certo senso simili a quelli diffusi
oggi in Occidente sui musulmani. Ma la poca simpatia per il 'Papa di Roma'
era dovuta soprattutto a motivazioni politiche, come imparò a sue spese John F. Kennedy,
primo e finora unico cattolico giunto sulla poltrona della Casa Bianca. Per
lungo tempo gli americani hanno temuto l'ingerenza vaticana, considerando ogni politico
cattolico un'esponente della 'longa manus' romana sugli affari interni dell'amministrazione
di Washington. Il 10 gennaio 2014 si celebrano i trent'anni dello
stabilimento di rapporti diplomatici al massimo livello tra Stati Uniti d'America
e Santa Sede. Ronald Reagan, l'8 marzo 1984, sotto la spinta di un'iniziativa
politica bipartisan, nominò il primo Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario
presso la Santa Sede, William A. Wilson. La Nunziatura Apostolica negli Stati Uniti
d'America fu istituita l'11 gennaio 1984 da Giovanni Paolo II. Si tratta di atti che
regolarizzarono e normalizzarono relazioni già esistenti dalla fondazione degli Usa,
ma che hanno registrato un andamento alterno. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)