Dopo otto anni di coma, muore l'ex premier israeliano Sharon. Falco o Colomba?
Dopo otto anni di coma per un ictus, è morto oggi Ariel Sharon, l’ex premier israeliano
aveva 85 anni. Il suo nome è legato a Sabra e Chatila, ma anche al ritiro da Gaza.
I funerali di stato si terranno lunedì alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme,
verrà poi sepolto accanto alla moglie nei pressi del suo ranch nel Neghev, nel sud
di Israele. Francesca Sabatinelli:
Israele
piange il leone, in patria contrastato e allo stesso tempo ammirato. Fu Sharon a portare
nel 2005 Israele al ritiro da Gaza, consapevole che la salvezza della sua terra sarebbe
potuta passata solo attraverso una svolta nel conflitto israelo-palestinese. Una mossa
che gli alienò molti appoggi, gli procurò molte critiche, e che crepò la nomina di
falco guadagnata sul campo in varie occasioni: da ministro della difesa all’epoca
della strage di Sabra e Chatila, in Libano, e anche da premier, quando nel 2000 passeggiò
sulla spianata delle moschee, a Gerusalemme, provocazione che diede il via alla
seconda intifada. Il giornalista del Corriere della Sera, esperto di Medio Oriente,
Antonio Ferrari, conosceva Ariel Sharon e lo aveva incontrato più volte:
“Sharon
è stato falco e alla fine colomba. Uno che ne ha fatte tante, anche molto gravi, però
è anche l’uomo che fonda un partito centrista (Kadima N.d.R.) proprio lui, uomo di
estrema destra! Va contro quindi le sue convinzioni e si ritira da Gaza. Falco e colomba.
Ma colomba per sempre? Cosa avrebbe fatto se l’ictus non l’avesse colpito? Si sarebbe
ritirato anche dalla Cisgiordania? Questo non lo sappiamo, in ogni caso dobbiamo registrare
un passo importante, rivelatore di un cambiamento molto radicale negli anni. Il coraggio
di Sharon non lo vedo trasmesso negli attuali politici che guidano Israele”.
“Un
amico, soldato valoroso”, lo ha definito il capo dello stato Shimon Peres; omaggio
è stato reso da tutte le alte cariche israeliane, e dai leader mondiali. Non dello
stesso tenore le dichiarazioni palestinesi: un criminale responsabile della morte
di Arafat, è stato il commento della dirigenza di Fatah, mentre per Hamas, al potere
a Gaza, si tratta di un momento storico.