2014-01-11 14:50:34

Anno giudiziario vaticano. Il Pg: forte impulso nella prevenzione del riciclaggio nei primi mesi del nuovo Pontificato


Nei primi mesi di Pontificato di Papa Francesco sono venute a compimento importanti innovazioni, già anticipate in alcune disposizioni emanate da Benedetto XVI, in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, nel costante impegno di adeguamento della legislazione vaticana alla normativa sia internazionale sia comunitaria. Così il Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, nella relazione per l’inaugurazione dell’85.mo Anno giudiziario vaticano, tenutasi stamani presso l’Aula delle Udienze nel Palazzo dei Tribunali. Per l’occasione, è stata celebrata la Messa nella Cappella del Governatorato, presieduta dal cardinale Raymond Leo Burke, presidente della Corte di Cassazione. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

La relazione del Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, si concentra sulle importanti innovazioni venute a compimento con il Pontificato di Papa Francesco e già anticipate in alcune disposizioni emanate da Benedetto XVI, in materia di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Nel discorso vengono ricordati il Motu Proprio di Benedetto XVI “Per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario” del 30 dicembre 2010 e la legge N. CXXVII che riguarda la prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo. Con il Motu Proprio – si ricorda – viene costituita l’Autorità di Informazione Finanziaria, Aif.

Cogliendo la sostanza e le conseguenze dell’adattamento del diritto vaticano alla normativa sovranazionale, soprattutto comunitaria, si è potuto rilevare come la Città del Vaticano da “enclave” dell’Italia tenda progressivamente a divenire “enclave” dell’Unione Europea, capace di recepire le realtà ordinamentali esterne, senza derivarne contaminazioni estranee alla sua natura e conformazione:

“Questa recezione di normative comunitarie è particolarmente evidente nell’attività legislativa prodotta nei primi mesi del Pontificato di Sua Santità Francesco, caratterizzati da un forte impulso nell’ambito della legislazione penale, in particolare - come detto - nella prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e si colloca nell’ambito degli impegni assunti nel 2009, con l’adesione del Vaticano alla Convenzione monetaria europea e ai correlati obblighi”.

Nella Relazione si ricorda il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace celebrata il primo gennaio 2014 nel quale ci si sofferma sui mali che contrastano la dimensione della fraternità, fra i quali i traffici illeciti di denaro e la speculazione finanziaria. Su questi presupposti ecclesiali - si sottolinea - si comprende l’attività normativa dell’attuale Pontificato, che si è concretizzata nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio e nelle tre leggi emanate l’11 luglio 2013.

Nella relazione si auspica anche la creazione all’interno del Corpo della Gendarmeria di un’apposita sezione o gruppo dedicato alla criminalità di natura economico-finanziaria. Si affronta anche il tema della cooperazione internazionale nella quale è evidente l’impegno della Santa Sede attuato con particolare intensità a partire dal 2012 per un adeguamento sempre più stringente alle direttive sovranazionali, soprattutto per quanto riguarda la criminalità finanziaria e di matrice terroristica. Si ricorda che per quanto riguarda i rapporti con la Repubblica italiana nel 2013 sono pervenute 5 richieste di rogatorie penali e che a tutte è stata data esecuzione. Per la prima volta nella storia dello Stato, poi, nel mese di luglio l’Ufficio del Promotore di Giustizia ha inoltrato una rogatoria alla Procura della Repubblica di Roma in merito ad una vicenda di riciclaggio. Si sottolinea anche che il Promotore di Giustizia ha ricevuto 5 rapporti dall’Autorità di Informazione Finanziaria in ordine a operazioni sospette di riciclaggio per le quali sta svolgendo indagini. Infine si esprime apprezzamento al Corpo della Gendarmeria anche per le attività più collegate direttamente con gli organi giudiziari: attività nelle quali – si evidenzia – ha effettuato indagini di contrasto alla criminalità informatica.







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