Usa: Obama presenta il nuovo piano contro povertà e ineguaglianze
Il presidente Obama ha lanciato una vera e propria offensiva per combattere la povertà
e le ineguaglianze negli Stati Uniti. Un piano che prevede la creazione di cinque
distretti tra i più arretrati degli Stati Uniti dove sarà possibile godere di tutta
una serie di azioni destinate a promuovere lo sviluppo e il benessere di tante famiglie
disagiate. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
San Antonio,
Philadelphia, Los Angeles, il sudest del Kentucky, e la regione dell'Oklahoma in cui
si trova la Chotcaw Nation, una tribù di nativi. Inizia da qui, da questi cinque distretti,
la lotta alla povertà targata Obama, che però promette di portare a venti in tre anni
le aree in cui sarà possibile godere di sgravi, benefici e aiuti federali. “Voglio
più bambini che abbiano le stesse chance che questo Paese ha dato a me”, ha detto
il capo della Casa Bianca, che ha poi bollato come “inaccettabili” le persistenti
diseguaglianze che esistono tra una regione e l'altra del Paese. Una battaglia, quella
di Obama, che si inquadra in un piano ben più complesso, i cui particolari saranno
resi noti il 28 gennaio prossimo, nel corso del tradizionale discorso dello “State
of the Union”, che quest’anno passerà in rassegna i principali cavalli di battaglia
del presidente: l'aumento del salario minimo e una maggiore tassazione per i più ricchi
per finanziare servizi sociali. Un piano dietro cui si nasconderebbe – secondo i detrattori
del presidente – una mossa politica necessaria per i Democratici, alla ricerca di
un nuovo impulso in vista della campagna elettorale per le elezioni di metà mandato,
quelle in cui verrà rinnovata gran parte del Congresso – un terzo del Senato e tutta
la Camera dei Rappresentanti. Del resto quello della lotta alle ineguaglianze è un
terreno sul quale anche i Repubblicani sono ormai costretti a competere. Non si può
rischiare di essere sconfitti, di nuovo, alle urne.