Centrafrica: a N'Djamena dimissioni del Presidente e del premier
Hanno formalmente rassegnato le dimissioni il controverso presidente di transizione,
l’ex capo ribelle Michel Djotodia, e il primo ministro Nicolas Tiangaye: lo ha annunciato
da N’Djamena Ahmat Allami, segretario generale della Comunità economica dell’Africa
centrale (Ceeac). L’organismo regionale, mediatore nella crisi politica centrafricana
in atto da più di un anno, ha convocato il vertice straordinario in corso da ieri.
Sempre a N’Djamena sta per prendere il via una sessione straordinaria del Consiglio
nazionale di transizione centrafricano (Cnt). Da ieri sera, con un aereo in provenienza
da Bangui, anche i 135 deputati si trovano nella capitale ciadiana. La sessione, presieduta
dal responsabile del Cnt, Alexandre Ferdinand Nguendet - riferisce l'agenzia Misna
- dovrà eleggere un successore al Presidente dimissionario e all’ormai ex capo di
governo. I Presidenti dei dieci Stati membri dell’organismo regionale non hanno dato
altra scelta alle autorità centrafricane se non quella di scegliere a N’Djamena le
due più alte cariche dello Stato per superare lo stallo istituzionale a Bangui. Solo
dopo queste nomine si concluderà il vertice della Ceeac. Alcuni nomi sono già stati
proposti dai deputati, con le spalle al muro, ma alcuni di quelli più in vista non
si trovano al momento in Ciad. Il segretario generale dell’organismo regionale ha
ribadito che “le soluzioni devono essere trovate dagli stessi centrafricani. Non tocca
alla Ceeac né alla comunità internazionale cambiare il potere a Bangui”. In apertura
del vertice, ieri, il capo di Stato ciadiano Idriss Deby Itno ha chiesto “atti più
concreti e decisivi” da parte dei dirigenti del Paese vicino per superare la crisi
politico-istituzionale e ristabilire l’ordine in Centrafrica, teatro di crescenti
violenze interreligiose che minacciano gli equilibri regionali, dal Camerun alla Repubblica
Democratica del Congo. (R.P.)