Camera vara riforma della custodia cautelare. L'Associazione Antigone: siamo soddisfatti
La Camera dei deputati, con 290 voti favorevoli e 13 contrari, ha approvato la proposta
di legge sulla custodia cautelare, che ora passa all’esame del Senato. Sul provvedimento,
che restituisce la natura di extrema ratio alla carcerazione preventiva e amplia le
misure alternative, si sofferma al microfono di Adriana Masotti, il presidente
dell’Associazione Antigone, Patrizio Gonnella:
R. - E’ importante
perché ovviamente era un’anomalia ed è ancora un’anomalia italiana, quella per cui
la custodia cautelare tanto pesa sui tassi di carcerazione. Ricordo che in Italia
il 37 per cento dei detenuti è dentro non da persona condannata, ma da presunto innocente.
Quindi il tentativo di ritornare entro una media europea è importante. Sarà quello
che probabilmente ci aiuterà a non avere nel maggio 2014 una definitiva condanna dalla
Corte Europea sui diritti umani.
D. - Da una parte la salvaguardia del diritto
della persona a non trovarsi in carcere prima di essere giudicata, dall’altra un primo
passo nei confronti del sovraffollamento delle carceri italiane…
R. - Il tentativo
è, appunto, quello di ridurre il peso della custodia cautelare, di evitare gli automatismi
nella sua applicazione, di renderlo residuale ed eccezionale solo nei casi in cui
altre ipotesi cautelari, non detentive, non siano applicabili. Quindi, sarebbe questa
una delle possibili vie per risolvere la questione dell’affollamento penitenziario.
Le altre sono - e sono ancora tutte in discussione, anch’esse, alla Camera - estensione
delle misure alternative, da un lato, e modifica alle leggi sulle droghe e sull’immigrazione,
dall’altro. Proprio su questo, c’è stato un decreto legge del governo e ora speriamo
che il Parlamento, in fase di conversione, tenga conto anche del messaggio del capo
dello Stato e non peggiori il testo del governo.