Legionari di Cristo. Il card. De Paolis: la sofferenza vi ha purificati, abbiate un
cuore nuovo
“La sofferenza vi ha purificati” e “maturati”, ora guardate al futuro in modo “sereno
e fiducioso”. E’ quanto sottolineato dal card. Velasio De Paolis nella Messa che,
mercoledì sera, ha aperto a Roma il Capitolo generale straordinario dei Legionari
di Cristo, dopo un cammino di rinnovamento di tre anni e mezzo, voluto da Benedetto
XVI. Il Capitolo dovrà nominare il nuovo governo della congregazione e provvedere
all’approvazione delle nuove Costituzioni. Il cardinale De Paolis, delegato pontificio
per i Legionari, ha sottolineato nell’omelia che “le leggi anche ben fatte sono importanti,
ma non bastano se non vi è uno spirito nuovo”. Quindi, ha esortato i Legionari a proseguire
con fiducia il cammino intrapreso. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Avete sofferto
la vergogna di essere accusati, guardati con sospetto” anche “all’interno della Chiesa”,
ma “avete saputo accettare questa sofferenza per amore della vostra vocazione, per
amore della Chiesa e della Legione”. E’ uno dei passaggi forti dell’omelia del cardinale
De Paolis all’apertura del Capitolo dei Legionari di Cristo. “La sofferenza – ha proseguito
– vi ha purificati, vi ha maturati, vi ha fatto fare l’esperienza della grazia del
Signore e del suo amore, che vi ha chiamati a partecipare al mistero della redenzione
mediante la croce e il dolore”. Il delegato pontificio ha elogiato i Legionari per
aver scelto “l’unico modo che il Vangelo conosce per la redenzione del male: non la
fuga, non il rifiuto, non la condanna degli altri, ma la partecipazione, la solidarietà,
l’amore che entra nello stesso peccato e nello stesso dolore per redimerlo dall’interno”.
Il cardinale De Paolis ha rammentato che compito del Capitolo è la nomina
del nuovo governo dei Legionari e l’approvazione delle Costituzioni. Al riguardo di
queste ultime, ha sottolineato, “non saranno semplicemente un codice di leggi”, ma
“sarà un testo espressione di una comune vocazione, di un comune ideale, di una comune
missione, di un comune percorso di santità”. Il cuore delle Costituzioni, ha osservato
il porporato, “è il carisma o il patrimonio spirituale dell’Istituto”. Carisma che
va approfondito secondo quanto indicato da Benedetto XVI. “Tuttavia – ha avvertito
– si sa che le leggi anche se ben fatte sono importanti, ma non bastano se non vi
è uno spirito nuovo”. Ed è questo spirito nuovo, è stata la sua esortazione, che “voi
siete chiamati a coltivare e a far crescere dentro di voi quando sarete chiamati a
darvi i nuovi superiori”. “Bisogna avere veramente un cuore nuovo - ha ribadito -
sia da parte degli elettori che degli eletti”. Per questo, ha soggiunto, “è necessario
liberare il cuore da risentimenti, gelosie ed invidie, liberare la memoria per non
sentirsi appesantiti da ricordi che fanno soffrire e accecano”.
“Voi – ha
detto il cardinale De Paolis – approdate a questo evento dopo un lungo cammino, non
privo di sofferenze, ma che oggi si presenta abbastanza sereno e fiducioso”. Di questo,
ha affermato, “dobbiamo ringraziare il Signore. Lo stesso Signore che ha compiuto
quest’opera in voi è il garante che vi accompagnerà anche nel cammino ulteriore che
siete chiamati a percorrere”. Il cardinale De Paolis ha così sottolineato che Benedetto
XVI “nel momento più tragico” della storia dei Legionari, “ha avuto fiducia” in loro
credendo nella “capacità di rinnovamento e di fedeltà al Signore”. La Chiesa, ha ribadito,
vi accompagna ora attraverso Papa Francesco, “che ha voluto essere presente in questo
momento importante della vostra storia”. Oggi, ha concluso, “siete contenti di partecipare”
a questa Messa e “volete rinnovare nell’offerta a Cristo, l’offerta della vostra vita”.