Siria: è scontro aperto tra ribelli e miliziani qaedisti. Iniziato intanto il trasferimento
delle armi chimiche
Assume dimensioni sempre più vaste, in Siria, lo scontro tra i ribelli e i miliziani
qaedisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, inizialmente schierati contro
il regime di Assad, ma entrati negli ultimi tempi in conflitto anche con gli insorti.
Intanto è ufficialmente iniziata l'operazione di trasferimento delle armi chimiche
siriane, che verranno distrutte nelle prossime settimane. Il servizio di Giada
Aquilino:
Da un lato i
ribelli siriani, attivi in particolare nel nord e nel nord-est del Paese, dall’altro
i qaedisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, autori secondo diverse fonti
di un massacro di decine di prigionieri civili ad Aleppo, una cinquantina, in rappresaglia
alle azioni degli insorti. I miliziani hanno pure minacciato di morte i leader dell'opposizione
‘moderata’. Della formazione islamista, Antonella Palermo ha parlato con Lorenzo
Trombetta, dell’Ansa di Beirut:
I miliziani dello Stato islamico
dell’Iraq e del Levante rappresentano il gruppo di Al Qaeda in Iraq che dall’anno
scorso di fatto ha trovato terreno fertile nell’est, nel nord e nel nord-est della
Siria. Giorni fa il premier iracheno Nouri al-Maliki ha lanciato un’offensiva contro
manifestanti locali sunniti ad al-Anbar. Ecco, da quando Maliki ha aperto questo fronte,
la rivolta armata si è innescata di nuovo e Al Qaeda, ovviamente, ne ha approfittato.
Sul
piano del disarmo chimico, intanto, una nave danese ha effettuato un primo carico
di agenti tossici nel porto di Latakia, ma le operazioni di completamento richiederanno
più giorni, ha spiegato l'Opac, l'organizzazione per la messa al bando delle armi
chimiche che ha incoraggiato le autorità di Damasco a rimuovere "i restanti agenti
chimici in modo sicuro e tempestivo". Soddisfatto il segretario generale dell’Onu,
Ban Ki-moon, che ha accolto "con favore" i progressi nello sforzo internazionale per
eliminare l'arsenale chimico siriano.