Usa. Gelo e neve della tempesta Hercules causano 16 morti nel nordest
Meno 38 gradi. A tanto è scesa la colonnina di mercurio a Embarras, località del Minnesota
al confine con il Canada. È la più bassa delle temperature registrate nella notte
negli Stati Uniti e la più emblematica della situazione creata sulla costa nordorientale
del Paese dall’imperversare della tempesta “Hercules”. Una tempesta dalle conseguenze
drammatiche, che ha già causato 16 morti, disagi a catena, scuole chiuse, collegamenti
paralizzati, compresi quelli aerei, con la cancellazione di circa 3.500 voli. Per
la maggior parte delle vittime, almeno nove, fatali sono stati gli incidenti stradali
accaduti sulle strade ghiacciate, negli Stati di Michigan, Kentucky, Indiana e Illinois.
La neve continua a cadere senza sosta e il nordest è ormai sotto una coltre di 60
cm. di neve, mentre 45 sono quelli caduti sulla sola città di Boston. Anche Washington
e New York fanno i conti con la tempesta, e tra le morti per assideramento di queste
ore trapela la storia di un’anziana 71.enne malata di Alzheimer, smarritasi fuori
di casa e incapace ritrovare la strada per tornare nelle campagne dello Stato di New
York. Il neo sindaco della Grande mela, Bill De Blasio, ha lanciato dalla City Hall
un messaggio ai suoi concittadini, anche in lingua spagnola, invitandoli a uscire
di casa solo per stretta necessità e a stare lontano dalle strade per non intralciare
il lavoro degli spalatori. Chiuse anche alcune autostrade, mentre sono stati rafforzati
gli interventi per garantire un rifugio ai senza fissa dimora. (A.D.C.)