2014-01-04 11:50:59

Centrafrica. I Salesiani: a Bangui aumenta la violenza, 370 mila gli sfollati


Civili in fuga, rappresaglie, paura. E nel mezzo le missioni e le parrocchie, spesso utilizzate come luoghi di riparo dalle violenze. E' lo scenario attuale della Repubblica Centrafricana raccontato dai Salesiani che vi lavorano. “Con l’arrivo delle truppe straniere - racconta ad Ans, l’agenzia di informazione della Congregazione, un confratello che lavora in Bangui - si ha l’impressione di una certa sicurezza, però i soldati proteggono solamente lo spazio del centro città, i quartieri periferici al momento non godono di nessuna sicurezza”. Nei due campi di Bangui presso i salesiani - riferisce l'agenzia Sir - che ospitano 60 mila sfollati, le persone aumentano sempre di più, mentre la violenza crescente rallenta o impedisce la consegna di cibo, acqua, medicinali e l’assistenza sanitaria. “Ieri ci sono stati combattimenti con morti e molti feriti - racconta un salesiano - di questi ultimi ne abbiamo potuto accogliere solo tre. Uno molto grave e non so se sopravvivrà. Ieri si è dovuto evacuare l’ospedale comunitario. L’evacuazione è un rischio perché si incontrano persone armate sulle strade”. Vi sono “giovani con machete e armi pronti al combattimento - prosegue - Si avverte la bestialità umana. Si vede sui loro volti quanto violento può essere l’uomo. Viviamo in un tasso di insicurezza inspiegabile. Tutto può essere motivo di malinteso. Soprattutto per la gente semplice”. Secondo dati dell'Onu le persone sfollate all'interno del Paese ha ormai superato quota 935 mila. (R.P.)







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