Tradizionale viaggio dei vescovi di Nord America, Ue e Sudafrica in Terra Santa e
Gaza
“Comprendere la realtà sociale, politica ed ecclesiale della Terra Santa per sostenere
con più efficacia la giustizia e la pace; supportare gli sforzi della Chiesa locale;
aiutare la missione del nunzio apostolico riguardo agli accordi fondamentali”: è quanto
si propone l’Holy Land Coordination (Hlc), il Coordinamento dei vescovi di Nord America,
Canada, Sudafrica e Ue per la Terra Santa, che si ritroverà a Gerusalemme dall’11
al 16 gennaio per un appuntamento diventato ormai tradizionale. L’iniziativa, infatti
– riferisce il Sir - si svolge dal 1998 ogni anno in gennaio. Il programma dei lavori
prevede una visita di due giorni nella Striscia di Gaza, dove i vescovi incontreranno
la piccola comunità cristiana locale ed esponenti della società civile, conferenze
con ambasciatori e diplomatici della comunità internazionale con base a Tel Aviv,
incontri con gli studenti dell’università di Betlemme e con i cristiani del villaggio
di Beit Sahour. In agenda anche visite nella valle di Cremisan dove il muro israeliano
minaccia la sussistenza di oltre 50 famiglie cristiane e progetti finanziati dalle
diverse conferenze episcopali attraverso agenzie cattoliche. Di particolare interesse
sarà il meeting con l’assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa e con il patriarca
latino di Gerusalemme, Fouad Twal, previsto per il 15 gennaio.