Usa: gennaio, mese dedicato alla povertà. Le iniziative dei vescovi
“Povertà negli Usa. Possiamo fermarla”. Si intitola così la campagna per la lotta
all’indigenza promossa dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti nel mese di gennaio.
L’iniziativa, portata avanti in particolare dall’organismo della “Campagna cattolica
per lo sviluppo umano”, prevede un’azione capillare e concertata tra tutte le diocesi
del Paese. A partire da un calendario comune, infatti, che riporta dati, citazioni
del magistero pontificio e spunti di riflessione, ogni Chiesa locale è chiamata a
sviluppare iniziative proprie legate al territorio. Al giorno del 2 gennaio, ad esempio,
si legge: “Negli Stati Uniti, 46.5 milioni di persone, pari al 15% della popolazione,
vivono in povertà. Vi siete mai chiesti il perchè?”. I giorni seguenti, invece, sottolineano
il legame tra la povertà, la disoccupazione e le migrazioni; ricordano le parole di
Martin Luther King, il quale si batteva per promuovere la giustizia sociale e la dignità
umana; invitano a pregare per tutti coloro che soffrono a causa delle difficoltà economiche.
I vescovi, poi, ricordano il discorso pronunciato cinquant’anni fa, l’8 gennaio 1964,
dall’allora presidente Lyndon Jonhsnon che, parlando sullo Stato dell’Unione, introdusse
il concetto di “guerra alla povertà”. Centrale anche l’attenzione alla difesa della
vita, particolarmente a rischio nei contesti di estrema indigenza, e a tal proposito
il calendario episcopale ricorda che il 21 gennaio si terrà la tradizionale Veglia
di preghiera per la vita nascente, “da tutelare a partire dal concepimento e fino
alla morte naturale”. Nei giorni successivi vengono citati anche i tanti appelli lanciati
da Papa Francesco una maggiore solidarietà. Infine si chiede a tutti i fedeli di “partecipare
alla vita pubblica, per moltiplicare gli sforzi nella lotta povertà”. Il calendario,
disponibile anche in spagnolo, è scaricabile dal sito www.povertyUSA.org oppure www.pobrezaUSA.org.
(A cura di Isabella Piro)