2014-01-02 13:11:28

Il titolo Fiat vola in Borsa: governo e sindacati ottimisti


Mattinata euforica in Borsa a Milano per il titolo Fiat, che è arrivata a guadagnare il 12%, dopo l’annuncio dell’acquisto del 100% di Chrysler. I sindacati chiedono però alla casa torinese di rafforzare gli investimenti in Italia. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Un po’ tutti sembrano guardare con speranza alla nuova operazione della Fiat in terra Usa. I vertici dell’azienda in una lettera ai dipendenti assicurano che il nuovo gruppo sarà un modello di velocità e di efficienza. Per il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta "l'acquisto di Chrysler da parte di Fiat è la dimostrazione delle capacità dell'industria italiana sia in termini di immagini che sostanziali''. La Fiom-Cgil afferma che “prima di festeggiare”, serve “capire i termini dell'accordo”. Più ottimiste invece Uil, Ugl e Cisl. Il commento di Giuseppe Farina, segretario generale della Fim-Cisl:

R. - É una notizia molto positiva per la Fiat, per i lavoratori della Fiat e per il nostro Paese, perché colloca la nostra industria nazionale in un contesto globale nuovo e in una dimensione nuova che aprirà nuove possibilità di mercato a livello internazionale.

D. - Però, i dati ci dicono che il 2013 si è chiuso piuttosto male per la Fiat. Oggi, serve una svolta nella creatività italiana applicata alle automobili, secondo lei, anche e soprattutto in Fiat?

R. - Tutti i nuovi prodotti sono quasi - più meno - stati definiti e da quelli che sono i risultati - penso alla 500, alla Panda - credo non ci sia un problema di qualità del prodotto Fiat, anzi: i successi che la tecnologia Fiat sta avendo anche negli Stati Uniti e in altre parti del mondo dimostrano che ci sono tutte le competenze e le capacità per produrre buone automobili. Il nostro problema è che c’è una crisi di consumi terrificante ed un governo che non sta reagendo come dovrebbe. Per cui oggi il vero pallino passa in mano al governo. La Fiat ha fatto degli investimenti, abbiamo un nuovo gruppo mondiale - che quindi guarda in modo più favorevole alle prospettive -, abbiamo fatto gli accordi sindacali, ci sono gli in investimenti in campo. Quello che manca è il mercato interno: quello europeo in generale, ma il mercato italiano in particolare. Ma questo dipende dalle politiche economiche del governo: se nessuno ha i soldi per acquistare macchine, diventa difficile chiedere alla Fiat di venderle.







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