Il 2013 l'anno più sanguinoso per la Siria, oltre 73mila i morti
Il 2013 appena passato è stato un anno terribile per la Siria. Oltre 73mila i morti
nel conflitto che ancora non vede soluzione. A riferire la stima è stato l’Osservatorio
siriano per i diritti umani, organizzazione vicino all’opposizione e di base a Londra.
Per la Cia, invece, la guerra potrebbe durare ancora 10 anni. Il servizio di Benedetta
Capelli:
A marzo saranno
tre anni che in Siria è scoppiata la guerra. Un conflitto sanguinoso, spesso dimenticato
dai media internazionali, che sta lasciando sul terreno un numero impressionante di
vittime. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, a fine 2013, ha reso noto il
bilancio dell’anno: il peggiore da quando è iniziata la guerra. Sono 73.455 i morti
accertati, di questi 22.436 civili, per l’organizzazione dal 2011 ad oggi sono state
oltre 130mila le vittime. Secondo l’Unicef sono oltre 4 milioni i bambini che hanno
bisogno di assistenza umanitaria all'interno della Siria, oltre a più di un milione
che vive fuori dal Paese come rifugiati. Un’emergenza che ha spinto l’agenzia dell’Onu
a lanciare il più grande appello dei suoi 67 anni di storia: raccogliere 835 milioni
di dollari per coprire nel 2014 gli urgenti bisogni umanitari dei più piccoli. E in
attesa della Conferenza di pace di Montreux, in calendario il 22 gennaio, un rapporto
della Cia rivela che il conflitto siriano potrebbe durare ancora 10 anni o anche di
più. Allo stesso tempo si denuncia il forte pericolo di balcanizzazione del Paese
che potrebbe dividersi in tante enclave controllate da altrettante milizie
rivali.