2013-12-31 11:57:15

A Campobasso la 46.ma Marcia della pace. P. Zanotelli: cristiani leghino fede e vita


“Signore insegnaci a lottare!”. Parte dalle parole che Papa Francesco, lo scorso settembre, ha rivolto ai lavoratori durante la visita apostolica a Cagliari, il Convegno nazionale di Pax Christi, che si è aperto ieri a Campobasso. E questo pomeriggio alla fine del Congresso, che ha come tema “ Nel cantiere della fraternità: lavoro, diritti e accoglienza”, si svolgerà nel capoluogo molisano, la 46.ma Marcia Nazionale per la Pace, organizzata dal movimento in collaborazione con la Conferenza episcopale italiana (Cei). Sul tema dell’incontro, le parole di padre Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di Pace, al microfono di Marina Tomarro:RealAudioMP3

R. - Certamente, il tema si ispira alle parole del Papa a Cagliari, ma insieme a questo “insegnaci a lottare”, mi viene spontaneo ricordare la grande figura africana di Nelson Mandela, la cui vita è stata una lotta. Penso che oggi, come dice il Papa anche nella sua Esortazione, sia fondamentale pregare la contemplazione: ma questa non è vera preghiera se non ci spinge poi a lottare e a impegnarci a cambiare “strutture di peccato”, come le chiamava Papa Wojtyla.

D. - Lavoro, diritti ed accoglienza: questo trinomio in che modo si unisce?

R. - E’ un impegno gravissimo in questo momento difficilissimo per l’Italia. La Chiesa, le comunità cristiane, le parrocchie, le diocesi si impegni su questi tre temi fondamentali. Prima di tutto diritti, accoglienza e lavoro, proprio perché è una situazione difficile per tantissima gente. Io vivo a Napoli e tantissima gente ha perso il lavoro e il 60% dei nostri giovani non ha lavoro. Questo è davvero grave. Come comunità cristiane, dobbiamo essere al fianco di chi sta soffrendo. In secondo luogo, accoglienza e diritti per tutti. E’ bello quello che il Papa ha detto: “La carne dei rifugiati è la carne di Cristo”. Che i diritti siano per tutti e non solo per alcuni, anche in questo nostro Paese.

D. - Di concreto, che cosa si potrebbe fare di più?

R. - Io chiedo ai nostri pastori di essere molto più decisi in una critica a questa realtà che si sta deteriorando. Ecco, questo legare fede e vita, cui Papa Francesco ci esorta così tanto, è il salto in più che deve avvenire nelle comunità cristiane.

D. - Questo Convegno annuncia anche quella che è la Marcia per la Pace: cosa vuol dire questo evento della marcia?

R. - Siamo arrivati al punto in cui abbiamo speso l’anno scorso 1.752 miliardi di dollari - in un anno! - per le armi. Allora, dobbiamo cominciare a dire: “Non possiamo accettare questa maniera di procedere!”. In questo mondo, le armi servono a mantenere i privilegi di pochi! Come missionario io dico: “No!”. Dobbiamo investire in vita e non in morte. Ecco il significato di questa marcia.







All the contents on this site are copyrighted ©.