Congo: attaccata Kinshasa. Uccisi 40 terroristi. Il governo: "Situazione sotto controllo"
“Le armi si sono fatte sentire per alcune ore, a partire dalle 9, e attorno a noi
ci sono stati ingenti movimenti di militari in uscita dalla base della guardia repubblicana.
Così siamo rimasti bloccati alla sede dell’organizzazione. Da poco siamo usciti e
ora la situazione sembra più calma anche se ancora confusa”: lo dicono all'agenzia
Misna fonti della locale organizzazione di difesa dei diritti umani ‘Voix des sans
voix’ (Vsv), contattate a Kinshasa, precisamente nel quartiere di Kintambo (nord-ovest).
In base alla ricostruzione dei fatti riferita da fonti di stampa congolese, tra cui
l’emittente locale dell’Onu ‘Radio Okapi’, individui “non meglio identificati in abiti
civili” hanno fatto irruzione nella sede della Radiotelevisione nazionale congolese
(Rtnc), causando una breve interruzione del segnale e delle trasmissioni. Sotto attacco
è stato anche l’aeroporto di N’Djili (nord-est) da parte di una ventina di assalitori
mentre un terzo gruppo sarebbe entrato in azione al campo Tshatshi, sede dello stato-maggiore
generale delle Forze armati regolari congolesi (Fardc) e del ministero della Difesa,
nel comune di Ngaliema, a una decina di chilometri dalla Rtnc. In un’allocuzione radiotelevisiva
in diretta alle 11.30 (ora locale), il portavoce del governo, Lambert Mende, ha assicurato
che la “situazione è sotto controllo” dopo gli attacchi di “terroristi” contro tre
sedi distinte del potere a Kinshasa. Invitando la popolazione a “tornare alle normali
attività quotidiane”, il portavoce dell’esecutivo ha annunciato che nell’intervento
dei militari almeno 40 assalitori sono rimasti uccisi e tre sono stati arrestati.
Secondo lo stesso bilancio non ci sarebbe alcuna vittima civile né tra guardie repubblicane,
soldati, poliziotti dispiegati nella capitale, dove il dispositivo di sicurezza è
stato rafforzato. “I responsabili degli attacchi, poco e mal armati, non sono stati
ancora identificati. Abbiamo l’impressione che l’unico obiettivo sia stato quello
di seminare paura tra la gente alla vigilia delle festività di capodanno” ha concluso
Mende. “Siamo finalmente riusciti a tornare a casa. Al centro città la circolazione
è stata interrotta, il grande mercato e i negozi sono chiusi e la gente non è ancora
uscita” dicono ancora alla Misna le fonti di ‘Vsv’, sottolineando che “è presto per
sapere l’identità degli assalitori e soprattutto le motivazioni”. Scontri tra soldati
e insorti sono stati segnalati anche a Lubumbashi, seconda citta' della Repubblica
Democratica del Congo e capoluogo della provincia meridionale del Katanga. Il governatorato
locale ha riferito che in questo caso i rivoltosi sarebbero seguaci del sedicente
predicatore Paul Joseph Mukungubila Mutombo, detto 'Gideon', rivale del presidente
Joseph Kabila. Gli insoliti fatti odierni si sono verificati 48 ore dopo la nomina
di un nuovo commissario generale della polizia nazionale, del suo vice e del capo
della polizia di Kinshasa. Charles Bisengimana, commissario ad interim dal 2010, è
subentrato al generale John Numbi, sospeso da tre anni per il suo presunto coinvolgimento
nell’uccisione dell’attivista Floribert Chebeya, presidente di ‘Vsv’, e del suo autista
Fidèle Bazana. Il nuovo vice commissario della polizia nazionale è il generale Raus
Chalwe mentre il capo della polizia nella capitale è il generale Célestin Kanyama.
(R.P.)