Sri Lanka: raduno di Natale per profughi tamil e bambini orfani
“Natale è un momento di celebrazione e condivisione, in cui insegnare a grandi e piccoli
come lavorare e vivere insieme, senza barriere e divisioni”. Così padre Ashok Stephen,
direttore del Center for Society and Religion (Csr), spiega ad AsiaNews
lo spirito con cui la sua associazione ha organizzato, nello Sri Lanka, un raduno
di Natale per alcuni profughi tamil di guerra. A gioire di questa iniziativa sono
stati soprattutto i bambini, quasi tutti di religione indù, che hanno danzato e cantato
in abiti tradizionali per celebrare la nascita di Gesù. Il raduno si è svolto in questi
giorni in una scuola tamil di Nedurnkerni e vi hanno partecipato un centinaio di persone,
vittime di guerra. La maggior parte dei bambini sono orfani di padre, e le loro madri
sono costrette a fare piccoli lavori per poterli mantenere. È importante, spiega il
sacerdote ad AsiaNews, "formare dei cittadini che non si preoccupano delle
differenze di razza, casta o religione, perché siamo tutti figli di Dio. Per fare
questo, bisogna imparare sin da piccoli, ed eventi come questo sono un buon modo".
I bambini si sono esibiti in spettacoli sulla natività, canti e danze, imparati con
l'aiuto delle suore della Sacra Famiglia. Alcune religiose della congregazione - insieme
a una Missionaria della Carità e a due volontari laici del Centro - prestano servizio
in queste comunità, dedicandosi in particolare all'apostolato educativo e spirituale.
(A.G.)