Il Cdm vara il milleproroghe. Napolitano: massimo rigore sui decreti
Dal governo via libera al decreto milleproroghe. Confermati alcuni punti del decreto
Salva Roma, già ritirato dall’esecutivo, come il bilancio della Capitale. In un messaggio
alle Camere e al premier Letta, il Presidente Napolitano ha scritto che la riproposizione
di queste norme è dettata da “nuovi motivi di necessità ed urgenza". Per il Capo dello
Stato serve “massimo rigore” sui decreti legge. Il Cdm di questa mattina ha previsto
anche un miglior utilizzo dei fondi europei. Alessandro Guarasci:
La brutta
vicenda del dl Salva Roma, ritirato dal governo, porta Letta a una conclusione: è
essenziale una riforma complessiva del procedimento legislativo" che deve essere fatta
"nel 2014”. Dunque viene salvato il bilancio di Roma Capitale e viene messo un freno
agli affitti, a volte esorbitanti, di alcuni palazzi delle istituzioni. Brunetta di
Forza Italia si infuria e chiede a Napolitano di vigilare affinché non siano riproposti
provvedimenti del dl Salva Roma. Ma oggi il consiglio dei ministri si è occupato anche
della riallocazione dei fondi strutturali Ue, per un totale di 6,2 mld, che sarà divisa
tra: il sostegno alle imprese (2,2 mld), sostegno al lavoro (700 mln), e poi interventi
contro la povertà (300 mln, oltre ai 500 previsti nella legge di stabilità) e sostegno
alle economie locali (3 mld). Le risorse per il taglio del cuneo fiscale salgono a
4,2 miliardi di euro. L'opinione dell'economista ed esperto di diritto Nunzio Bevilacqua
R.
– Con il provvedimento siamo in grado di riallocare 6,2 miliardi di fondi europei
negli snodi dove possono essere spesi subito, evitando così di perderli. Certamente,
non poco in termini assoluti e in tempi di coperte corte, ma il cui effetto concreto
su un’economia reale in piena asfissia da consumi interni è tutto da verificare.
D.
– E su questo, anche il ministro Giovannini ha detto che i fondi per il taglio del
cuneo fiscale arrivano a 4,2 miliardi euro. Bisogna perseguire su questa strada, non
solo pee il 2014 ma anche negli anni a seguire?
R. – Sicuramente, la programmazione
– soprattutto in campi come quello del lavoro –deve essere pluriennali, anzi: programmazioni
solamente di piccolo respiro non avrebbero sicuramente gli effetti sperati. Però,
bisogna vedere poi le ricadute a valle di questi interventi
D. – Non ci saranno
nuove norme sulla Tasi: un aspetto positivo o negativo per i contribuenti?
R.
– Ma, in realtà era una normativa molto attesa dagli italiani per capire se, a seconda
poi dell’aliquota applicata, ci sarà un effettivo superamento dell’Imu o se sarà alla
fine un gioco di prestigio con un trucco da svelare alla fine della pausa natalizia.
Il governo, infatti, ha fatto sapere che saranno inserite solamente nel provvedimento
sull’Imu in scadenza a gennaio.