Il direttore del Sir: l’Italia del 2013 è più povera, ma continua a sperare
“Scoprirsi più poveri e continuare a sperare”. È “l’Italia del 2013 e che si affaccia
al 2014”, di cui parla in un editoriale il direttore del Sir, Domenico Delle Foglie.
“Scoprirsi poveri, per milioni e milioni di italiani che non hanno memoria della povertà,
è stato ed è un autentico choc collettivo”, dal quale “non ci siamo ancora ripresi”.
“Al punto che continuiamo a raccontare storie di persone che per dignità celano la
loro nuova condizione di disagio sociale”. “Pensionati e anziani, ma non solo. Anche
giovani, a cui le famiglie non riescono a garantire più nulla di quanto sino all’altro
ieri era certo”. “La verità - secondo Delle Foglie - è che non ci siamo preparati
culturalmente e spiritualmente alla povertà”, e abbiamo sperperato ricchezze “ma anche
i nostri talenti”. “In questo incredibile 2013 - riprende il direttore del Sir - è
venuto un uomo preso quasi dalla fine del mondo che dal primo giorno della sua missione
ci parla della povertà non come dannazione dell’umanità, ma come una sorella con la
quale abituarsi a convivere perché i poveri saranno sempre con noi’”. “Papa Francesco
- osserva infine Delle Foglie - non ha mai seminato facili illusioni”. “In questi
mesi ha spalancato ancor più le porte della Chiesa”, ha costruito “la sua pedagogia
dell’accoglienza e della misericordia sulla speranza della Salvezza portata da un
Uomo di nome Gesù”. (A.L.)