Strage di Natale a Baghdad, decine di morti. Mons. Warduni smentisce attentato contro
i cristiani
Un nuovo attentato a Baghdad sconvolge anche il giorno di Natale. Un’autobomba è esplosa
nel quartiere di Doura nei pressi di un mercato. Il bilancio è di oltre 40 morti,
decine i feriti. Fonti mediche e della sicurezza irachena riferiscono che l’attentato
è avvenuto vicino una chiesa. Tuttavia, il vescovo ausiliare di Baghdad dei Caldei,
mons. Shlemon Warduni, smentisce questa versione. Ascoltiamolo al microfono
di Eugenio Bonanata:
R. – Non dobbiamo
mescolare le cose. Voi sapete che gli attentati in Iraq sono diversi e tanti. Poi
una macchina che è esplosa al mercato - e c’è una chiesa vicino al mercato - io non
dico che è contro i cristiani o contro il Natale! E’ avvenuto nel giorno di Natale,
ma non perché è Natale. Queste notizie danno alla gente un’impressione non buona ed
è a questo che i mass media devono fare attenzione!
D. – Come viene vissuto
questo periodo natalizio nel Paese?
R. – Veramente, noi abbiamo sentito molta
gioia, molta partecipazione. Questa mattina le chiese erano pienissime; anche ieri
sera, nella maggior parte delle chiese è stata celebrata la Messa, tra queste anche
la mia parrocchia. E’ stato molto bello.
D. – Mons. Warduni, qual è la condizione
dei cristiani in Iraq?
R. – La situazione dei cristiani in Iraq è uguale a
quella di tutto il Paese, di tutti gli abitanti. Solo perché il nostro numero è piccolo,
qualche volta, si sente che i cristiani stanno male. Basta! Non dobbiamo parlare così:
dobbiamo essere anche giusti nei nostri giudizi. Perché emigrano i cristiani? Perché
sono perseguitati? Non è vero, questo. L’emigrazione non è solo per i cristiani: anche
per gli altri, anche i musulmani emigrano. Perciò noi preghiamo perché venga la pace:
è questo che manca, a tutti noi iracheni, e non solo a noi: a tutto il Medio Oriente!
D.
– Quindi, qual è il suo augurio per l’Iraq?
R. – Ecco: il mio augurio per l’Iraq,
per il Medio Oriente, per tutto il mondo è che la pace venga, che la sicurezza sia
lo scudo di tutti gli uomini di buona volontà. Quindi, tanti auguri a tutto il mondo,
e anche a noi iracheni e a noi cristiani!