In Sud Sudan, Paese teatro in questi giorni di drammatici scontri armati, Intersos
continua le attività di distribuzione di beni di prima necessità come coperte, taniche
per l’acqua, zanzariere, materassi e sapone in collaborazione con l’Organizzazione
internazionale per le migrazioni (Oim), per garantire alle comunità in stato di bisogno
l’accesso all’aiuto umanitario. L’organizzazione, sul campo con un team internazionale
ridotto per ragioni di sicurezza, ha iniziato assieme all'Oim la distribuzione di
beni di prima necessità a Juba, alla base Unmiss di Tongping. Gli sfollati riceveranno
taniche per l’acqua, coperte, sapone, indumenti, zanzariere e kit da cucina. Sempre
a Juba, assieme a Unicef, Intersos continua attività di protezione per i minori. Gli
scontri armati, iniziati la sera del 15 dicembre scorso a Juba, hanno gettato il Paese
ancora una volta nell’insicurezza, aggravando ulteriormente le condizioni della popolazione
civile. Rimane grave l’emergenza legata all’assenza di acqua. Alta anche la preoccupazione
per i 18.000 sfollati a Bor, dove portare assistenza è attualmente impossibile. Intersos
– rende noto l’agenzia Sir - chiede alle parti in conflitto la cessazione degli scontri
e rinnova l’urgenza di permettere alle organizzazioni umanitarie l’accesso anche in
aree al momento inaccessibili. (A.L.)