Vigilia di Natale, la Messa con Papa Francesco alle 21.30 in San Pietro
La Basilica Vaticana si appresta a ospitare la prima Messa della Notte di Natale presieduta
da Papa Francesco. La liturgia solenne inizierà alle 21.30 e terminerà con la processione
durante la quale il Papa deporrà personalmente l’immagine di Gesù Bambino nel presepe
della Basilica. Domani, solennità del Natale, alle 12.00, Papa Francesco si affaccerà
dalla Loggia centrale della Basilica per il tradizionale Messaggio natalizio e la
Benedizione Apostolica Urbi et Orbi, che sarà seguito in diretta televisiva
mondovisione da circa 70 emittenti. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Papa Francesco
che porta in braccio il piccolo Gesù fino al presepe. Una scena nuova nella Notte
di Natale in Vaticano, che almeno 65 televisioni inquadreranno in diretta tv. Gesù
Bambino tenuto in braccio dal Papa della tenerezza a nome dell’umanità, da lui invitata
a togliere in questi giorni dal cuore il cartello “Non disturbare”, ad abbassare il
cicaleccio delle parole e i watt delle luminarie per cogliere più nitidamente – come
si fa guardando in campagna il cielo stellato, senza l’inquinamento luminoso della
città – il raggio della Cometa che indica Betlemme. C’è il calore di questo sentimento
nelle ultime ore dell’Attesa e ad accenderlo è stato il Papa stesso con le sue ultime
omelie a Santa Marta, la sua carità sorridente tra i piccoli del Bambin Gesù, la sua
attenzione ai senza casa perché Natale vuol dire famiglia, ma una famiglia senza una
casa è come un futuro al quale hanno già strappato la speranza nel presente.
Che
sia un Natale con l’anima aperta, vigilante e in pellegrinaggio – chiede dunque Papa
Francesco – e non chiusa, indifferente ed “errante”, senza cioè una meta più alta
e che porti più in là del più vicino centro commerciale. Che sia un Natale trascorso
pensando a chi lo festeggerà senza festa, né allegria, o addirittura sfiorando la
morte mentre Gesù viene alla vita, per il solo fatto di essere cristiano e di voler
pregare in questa notte dentro una chiesa. Per tutti loro ci sarà certamente il pensiero
del Papa, cne non li dimenticherà come dimostra la preghiera dei fedeli della notte
di Natale, dedicata in particolare ai perseguitati a causa della fede perché possano
ricevere “forza dall’Incarnazione del Verbo di Dio che dona salvezza dai nemici”.
Per tutti, la speranza del Natale sarà simboleggiata dai dieci bambini che, in rappresentanza
dei diversi Continenti, deporranno i fiori davanti al Bambinello. “Viene il Signore
– ripete ancora Papa Francesco nel tweet di oggi – Aspettiamolo con cuore aperto!”.