2013-12-24 08:23:06

El Salvador: l'arcidiocesi annuncia un nuovo ufficio per i diritti umani


La Chiesa cattolica del Salvador aprirà un nuovo ufficio per assistere le vittime di violazioni dei diritti umani, dopo la chiusura dell’organismo conosciuto col nome di Tutela Legal del Arzobispado de San Salvador, contenente oltre 50.000 denunce di violazioni in larga parte commesse durante la guerra civile (1980-1992). Lo ha annunciato l’arcivescovo di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas, lo stesso che aveva disposto la chiusura di Tutela Legal, precisando che il nuovo ufficio “sarà creato affinché abbia un atteggiamento aperto a tutti i problemi in materia di diritti umani, per difendere le vittime qualunque sia la situazione”. In una conferenza stampa nella capitale, il presule ha aggiunto: “Vogliamo appoggiare, vogliamo aiutare; non stiamo voltando le spalle ai nostri fratelli bisognosi, violentati nei loro diritti. La Chiesa è sempre stata solidale”. Il nuovo ufficio - riporta l'agenzia Misna - prenderà il nome di Tutela de Derechos Humanos de la Arquidiócesis de San Salvador, e si occuperà sia delle vittime del conflitto che dei casi attuali di abusi dei diritti fondamentali. Il 30 settembre, l’arcivescovo aveva ordinato la chiusura di Tutela Legal adducendo diverse motivazioni, dalla necessità di modernizzarlo, alla scoperta di non meglio precisate “irregolarità” amministrative. Una decisione criticata dal presidente Mauricio Funes, esponente dell’ex ribellione del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (Fmln, sinistra) e da diverse organizzazioni della società civile, nazionale e internazionale. Spiegazioni erano state sollecitate dal dicastero della Cultura e dalla stessa Procura Generale della Repubblica che avevano chiesto anche fosse affidata loro la custodia del prezioso archivio; la Corte Suprema ha disposto che rimanesse alla Chiesa. Istituito nel 1982 da mons.Arturo Rivera Damas per assistere le vittime di abusi nel contesto della guerra, Tutela Legal continuò il lavoro che aveva intrapreso nel 1977 mons. Óscar Arnulfo Romero, assassinato il 24 marzo 1980, con il Socorro Jurídico del Arzobispado per fornire un’efficace assistenza legale ai poveri. L’ufficio ormai chiuso ha documentato gravissimi casi di violazioni dei diritti umani come il massacro di El Mozote, quando fra l’11 e il 13 dicembre 1981 almeno un migliaio di persone furono assassinate in un’operazione del famigerato Battaglione Atlacatl, nel dipartimento orientale di Morazán; molti corpi furono portati all’interno di una piccola chiesa, poi data alle fiamme. Per la strage la Corte interamericana dei diritti umani ha condannato lo Stato salvadoregno stabilendo anche un risarcimento per i parenti delle vittime, finora mai corrisposto anche a causa di una legge di amnistia promulgata nel 1993 di cui alcuni settori mettono in dubbio la costituzionalità. (R.P.)







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