Edward Snowden, la talpa del cosiddetto “Datagate” attualmente in Russia, in una intervista
rilasciata al quotidiano americano Washington Post si dice soddisfatto del terremoto
causato dalle sue rivelazioni sulla sorveglianza elettronica effettuata dall’Agenzia
statunitense per la sicurezza nazionale (Nsa). "Per me, in termini di soddisfazione
personale, la missione è già compiuta". "Non volevo cambiare la società – ha spiegato
Snowden – ma metterla nelle condizioni di potersi cambiare da sola". L'effetto delle
sue rivelazioni sul programma di intercettazioni telefoniche messo in atto dall’agenzia
di intelligence Usa – ha ricordato l’Washington Post – è stato planetario.
(A.L.)