Nel Cie di Ponte Galeria a Roma 10 immigrati in sciopero della fame
In primo piano in Italia ancora le proteste legate alla questione immigrazione dopo
il video shock sul Cie di Lampedusa. Ieri nel Centro si è barricato anche un deputato
del Pd per chiedere il ripristino della legalità. Nel Cie romano di Ponte Galeria
intanto 10 immigrati sono in sciopero della fame. Cecilia Seppia:
La protesta
nel Cie di Ponte Galeria a Roma è iniziata ieri quando alcuni immigrati magrebini,
dopo l’informativa urgente di Alfano alla Camera, si sono cuciti la bocca con ago
e filo ricavato dalle coperte, per protestare contro il protrarsi della loro permanenza
nel centro. Ora sono in sciopero della fame - hanno fatto sapere- incontrando oggi
una delegazione del Senato, per denunciare anche le condizioni fatiscenti della struttura.
Quella di Ponte Galeria è una situazione difficile ha detto il Garante dei detenuti,
Marroni, assicurando però che diversamente da quanto accaduto a Lampedusa qui la correttezza
e il rispetto di chi gestisce il Cie non sono in discussione. Intanto sull’isola siciliana
il deputato del Pd Kalid Chaouki si è barricato nel centro con l’intenzione di rimanerci
- ha dichiarato- finché non sarà ripristinata la legalità e il governo non interverrà.
Chaouki, ha riferito anche che nella struttura ci sono 220 persone sotto la pioggia
in condizioni disumane, tra cui 7 scampate al naufragio dell’ottobre scorso in cui
morirono 366 migranti. Ieri anche il leader del Pd Renzi si è recato sull’isola. Comincio
la mia storia di segretario da qui perché qui comincia l’Italia e Lampedusa è un posto
dove i valori della fratellanza e dell’accoglienza sono molto forti, ha detto Renzi
incontrando i cittadini e il sindaco Nicolini.