Solidarietà con il popolo sud-sudanese dell'Amecea e dei vescovi dell'Africa orientale
Anche i vescovi dell’Africa Orientale riuniti nell’Amecea sono preoccupati dal precipitare
della situazione in Sud Sudan, da giorni alle prese con violenti scontri tra fazioni
rivali che stanno mettendo a repentaglio la pace e l’integrità del giovane Stato africano.
Informato dalla Conferenza episcopale sudanese degli ultimi sviluppi della situazione
del Paese e del dramma delle popolazioni civili, il Segretario generale dell’Amecea
padre Ferdinand Lugonzo ha espresso la solidarietà dell’associazione che riunisce
gli episcopati della regione e la speranza che la situazione possa risolversi al più
presto per evitare ulteriori sofferenze e che la pace possa prevalere. Un auspicio
espresso anche dal coordinatore del dipartimento Giustizia e Pace della stessa Amecea,
padre Jude Waweru che in una nota esprime la tristezza delle Chiese nella regione
per l’improvviso precipitare degli eventi nel nuovo Stato nato poco più di due anni
fa dopo la sanguinosa guerra di indipendenza dal Sud Sudan. La violenza scoppiata
il 15 dicembre “sembra degenerare di giorno in giorno in uno scontro etnico e tribale
(segnatamente tra Dinka e Nuer, ndr), un fatto deplorevole e se non viene fermata
avrà effetti devastanti”, scrive il padre Waweru “. Di qui l’appello al governo e
all’opposizione in Sud Sudan, ai leader delle Chiese cristiane e ai cittadini del
Paese e fare il possibile per fermare subito l’escalation e a risolvere con mezzi
pacifici tutti i contenziosi. Il messaggio assicura quindi al Sud Sudan le preghiere
dei vescovi dell’Amecea perché venga perseguita la via della pace. Messaggi di solidarietà
e preghiera sono giunti anche dai vescovi del Malawi e dell’Etiopia. (A cura di
Lisa Zengarini)