2013-12-20 16:30:00

Il rev. Tveit: il Natale, alba di una nuova speranza


“L’alba di una nuova speranza”: è questo il titolo dell’annuale messaggio di Natale del Segretario Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Wcc/Coe), Olav Fykse Tveit. “Nei racconti della Natività nel Nuovo Testamento – si legge nel messaggio – si parla di persone che guardano il cielo, in attesa di vedere qualcosa, qualcuno che porti speranza al mondo. La notte, infatti, è un momento di contemplazione del passato, un momento in cui si esprimono le proprie aspettative, in cui ci si prepara a quello che Dio porterà con la nuova alba. Ed è vero – osserva il Rev.do Tveit - noi uomini e donne mortali, abbiamo bisogno di essere guidati da Dio per trovare la via della pace e della giustizia, della riconciliazione e della vita nell’abbondanza. Abbiamo bisogno della luce della Parola di Dio per guidare i nostri passi sulla Sua strada”. Questo, del resto, è stato il filo conduttore della recente Assemblea generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese a Busan, in Corea del Sud. Una delle immagini più ricorrenti dell’evento è stata, infatti, proprio quella del pellegrinaggio: “Abbiamo viaggiato simbolicamente pregando insieme e concretamente percorrendo in lungo e in largo la Corea, dalle coste del Sud fino ai confini della cosiddetta zona ‘smilitarizzata’ tra Sud e Nord Corea. Ci siamo resi conto che il cammino della giustizia e della pace deve superare il confine disegnato nel cuore della Corea e soprattutto abbiamo lanciato un invito a tutti gli uomini di buona volontà, chiedendo loro di unirsi a noi in un pellegrinaggio verso una pace giusta in tutto il mondo (…) per manifestare la nostra unità e il nostro amore reciproco. Ispirati dai pastori e dai Re Magi – conclude il messaggio – vogliamo cercare il Principe della Pace nei luoghi inattesi, anche se per alcuni non sono quelli ‘buoni’”. (G.P.)







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