2013-12-19 12:46:30

Cina: la morte di mons. Paolo Liu Jinghe per anni nei campi di lavoro


L'11 dicembre scorso si è spento a Tangshan (diocesi di Yongping, nella provincia cinese di Hebei), mons. Paolo Liu Jinghe, a pochi giorni dal suo 93° compleanno. L'anziano presule, che era infermo da più di un anno, è morto a causa di un attacco cardiaco. Le esequie si sono svolte martedì scorso nella cattedrale di Yongping (Tangshan), presiedute dal vescovo diocesano, mons. Pietro Fang Jianping. La sepoltura non ha ancora avuto luogo. Mons. Liu era nato il 26 dicembre 1920 a Huanghuagang, nella diocesi di Yongping, da una famiglia cattolica molto devota. Entrato nel seminario minore di Yongping nel 1931, nel 1939 aveva iniziato gli studi filosofici e teologici presso il seminario maggiore Wensheng dell'arcidiocesi di Pechino. Venne ordinato sacerdote il 4 maggio 1945 dall'arcivescovo di Pechino, mons. Paul Leon Cornelius Montaigne; poi tornò nella sua diocesi per esercitare il ministero pastorale a Lulong, a Tangshan e in altri luoghi. Dal 1940 al 1960 fu imprigionato tre volte. Dal 1970 al 1979 venne mandato in un campo di rieducazione tramite il lavoro forzato, prima presso una fabbrica tessile, poi in un'industria chimica, infine in una cava di pietra. Subito dopo essere stato liberato, riprese l'attività pastorale. Fu consacrato vescovo il 21 dicembre 1981 senza mandato pontificio. Inviò diverse richieste di perdono al Santo Padre con la relativa domanda di legittimazione, che gli fu concessa l'8 maggio 2008 da Benedetto XVI, ristabilendo la sua piena comunione con il Successore di Pietro. Mons.Liu Jinghe si è ritirato dal ministero pastorale nel 2010 a causa della salute precaria. Negli ultimi anni di vita, ha rifiutato categoricamente di prendere parte ad ordinazioni episcopali illegittime, dando un segnale di comunione e di obbedienza alla Sede Apostolica. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.