Tremila persone
scarcerate in due anni, uso più frequente del braccialetto elettronico e degli arresti
domiciliari,creazione di un garante per i detenuti.Sono questi alcuni dei provvedimenti
che il governo, tramite un decreto-legge, intende adottare per riuscire a risolvere
il dramma del sovraffollamento carcerario italiano. Eppure tutto questo non basta.
Don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei cappellani delle carceri e Marcella
Reni, presidente di Prison Fellowhip Italia, chiedono che si superi la gestione
emergenziale e si metta mano ad una riforma più complessa e profonda che punti essenzialmente
su pene realmente alternative e vero recupero dei detenuti(a cura di Federico Piana)