2013-12-16 08:00:14

Cile: Michelle Bachelet di nuovo presidente


La socialista Michelle Bachelet ribadisce la sua intenzione di portare avanti un programma di profonde riforme, che includa "una Costituzione che diventi quel patto sociale nuovo, moderno e rinnovato che il Cile chiede e di cui ha bisogno". Bachelet ha battuto con oltre il 62% dei voti la candidata del centrodestra, Evelyn Matthei, nel ballottaggio disputato domenica scorsa, dopo il primo turno del 17 novembre. Hanno partecipato poco piu' di 5 milioni e mezzo di aventi diritto, su un totale di 13,5 milioni. Il servizio di Francesca Ambrogetti: RealAudioMP3

Torna al governo la sinistra in Cile, lo fa con l’impegno di riformare la Costituzione e di affrontare il debito sociale in un Paese con i conti in ordine, ma con una concentrazione della ricchezza tra le più alte in America Latina. Si è concluso così, dopo un solo periodo, l’unica parentesi di destra da quando è tornata la democrazia. Michelle Bachelet della coalizione di centrosinistra “Nuova maggioranza”, della quale per la prima volta fa parte il partito comunista, ha vinto il ballottaggio con il 62 per cento dei voti. Astensionismo record del 59 per cento, in Cile il voto non è obbligatorio: viene attribuita al fatto che la sconfitta di Evelyn Matthei, del partito al governo, veniva data per scontata. La proposta della candidata socialista di effettuare profonde riforme per un Cile più giusto era stata accolta con la vittoria al primo turno e poi confermata ieri. Bachelet, che sarà per la seconda volta presidente del Cile, nel suo primo intervento, si è rivolta in particolare ai giovani, con la promessa di costruire un sistema educativo pubblico, gratuito e di alta qualità. Durante il governo di Sebastián Piñera gli studenti sono stati protagonisti di manifestazioni popolari per esigere una riforma all’educazione, espressione anche di un malcontento più vasto. (Per la Radio Vaticana, Francesca Ambrogetti)

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre







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