Renzi propone a Letta un patto per i prossimi 15 mesi
“Restiamo ribelli per cambiare l'Italia”. Matteo Renzi parla all'assemblea del Pd
a Milano e a Letta propone un patto per le riforme con tempi stabiliti per i prossimi
15 mesi. E sul finanziamento ai partiti interviene il leader del Nuovo Centrodestra,
Angelino Alfano, che dice: Renzi doveva dire che va tagliato da domani mattina, non
dal 2017. Giampiero Guadagni Restiamo ribelli
e cambiamo l’Italia. Al debutto da segretario del Pd Matteo Renzi tocca le corde dell’orgoglio
di partito, anche rispetto al programma di governo. Bisogna partire da un accordo
alla tedesca, con temi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi, sostiene il sindaco di
Firenze. Che spiega; la priorità è il lavoro, entro un mese dunque un progetto di
legge per semplificare le regole. Entro fine gennaio, poi, mano alle riforme istituzionali.
Stoccata a Grillo: rinuncio ai 40 milioni di rimborsi dal prossimo anno se prendi
impegni su superamento del Senato, abolizione delle province e nuova legge elettorale.
Se non ci stai , dice Renzi al leader 5 Stelle, il buffone sei tu. Ma sui rimborsi
elettorali i grillini insistono e accusano Renzi di proporre accordicchi da prima
Repubblica. La sfida a Grillo piace al premier Letta, che sottolinea: se il Pd è unito
non lo batte nessuno. Sull’altro fronte, il vicepremier Alfano commenta: la gara finale
sarà con Renzi, che oggi ha fatto un discorso di sinistra radicale, e non ha voluto
dire che il taglio del finanziamento pubblico ai partiti va fatto subito. Alfano fa
poi sapere che intende dedicarsi al Governo e non sarà dunque lui il segretario del
Nuovo Centrodestra. Il segretario lo ha invece ufficializzato la Lega: Matteo Salvini,
che rilancia il tema dell’indipendenza padana e definisce l’euro un crimine contro
l’umanità.