Roma: Msf presenta ospedale gonfiabile operativo nelle Filippine colpite dal tifone
Presentato a Roma l’ospedale gonfiabile di Medici senza Frontiere, per mostrare uno
degli strumenti di intervento più innovativi impiegati nelle situazioni di emergenza
umanitaria. La struttura è attualmente in uso in Siria e nelle Filippine devastate
dal tifone Hayan. Sulle caratteristiche dell’ospedale gonfiabile, e sulla situazione
nel Paese asiatico, ascoltiamo Luana Giardinelli, psicologa di Medici senza
Frontiere, al microfono di Antonella Pilia:
R. – La tenda
ha una struttura di acciaio e si gonfia quasi da sola. All’interno è possibile avere
un triage, una sala degenze, una chirurgia e una sala parto, modulabile a seconda
delle necessità. L’obiettivo dell’ospedale gonfiabile è sicuramente quello di portare
le cure mediche laddove sia necessario e, in particolare, garantire interventi chirurgici
di emergenza e anche operazioni di ostetricia-ginecologia, quindi parti cesarei o
eventuali complicazioni durante il parto. La cosa interessante è che per mantenere
la sterilizzazione della struttura interna – perché ricordiamo che è una sala operatoria
– viene creato un pavimento rialzato tra il suolo e il pavimento della tenda gonfiabile,
in modo che quando si va a pulire e ad igienizzare il pavimento dopo un intervento
chirurgo non si creino delle sacche d’acqua che possono essere veicoli di infezioni
batteriche.
D. – Avete allestito un ospedale gonfiabile anche nelle Filippine,
colpite dal tifone…
R. – Sì, nella zona di Diwan la tenda è stata posizionata
accanto all’ospedale generale, che rappresenta il punto di riferimento sanitario delle
Filippine, e che al momento era completamente inagibile. Inoltre, riusciamo a raggiungere
anche le aree più remote grazie all’utilizzo di cliniche mobili.
D. – Lei
è tornata da poco dalle Filippine. Ci può raccontare qual è adesso la situazione?
R.
– La situazione è ancora critica! Per quello che ho potuto osservare, la popolazione
è molto reattiva, molto proattiva, e quindi ha saputo reagire e continua a reagire
ogni giorno. Oggi la maggiore esigenza della gente è quella di poter essere in grado
di ricostruire le proprie case e i propri pescherecci, per cercare di tornare il più
possibile ad una vita normale.