2013-12-14 14:21:51

I vescovi dello Sri Lanka: “Restaurare la pace nelle zone colpite dalla guerra”


I vescovi dello Sri Lanka chiedono la pace nel Paese attraverso una lettera pastorale indirizzata “non a un governo, un presidente o un partito in particolare, ma – come evidenzia AsiaNews – sulla situazione in generale”, perché sia restituita una casa ai profughi di guerra e sia eliminata ogni forma di tortura. In particolare, l’auspicio è che tamil e singalesi lavorino insieme per ripristinare un clima di pace, anche nel nordest del Paese. Il presidente della Conferenza episcopale dello Sri Lanka e arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith, ha specificato che "i vescovi cattolici credono sinceramente che si debbano compiere passi significativi per permettere un facile ritorno alla vita normale delle persone colpite dalla guerra. Ritardi e rimandi condurrebbero solo a blocchi irrisolvibili per la pace e la buona convivenza in queste aree". Tra i provvedimenti che i leader politici dovrebbero prendere, i vescovi cattolici indicano "la nomina di governatori per le province del nord e dell'est, velocizzare il processo di reinsediamento dei profughi e il lavoro congiunto di governo e Tamil National Alliance per restaurare pace e unità, salvaguardando i principi di giustizia e verità". Infine, l’episcopato sottolinea l’urgenza di "eliminare ogni forma di tortura e trattamento crudele, disumano o degradante, e fare chiarezza su dove siano finite tutte le persone scomparse dall'inizio della guerra a oggi". (F.P.)







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