2013-12-13 10:30:51

Woyzeck e i Wozzeck


In occasione dei duecento anni della nascita di Georg Büchner, “La Voce Umana” di Paolo Di Nicola ricorda il grande scrittore e drammaturgo tedesco con «Wozzeck», un’opera lirica realizzata sia da Alban Berg sia da Manfed Gurlitt. Le due composizioni saranno trasmesse per intero rispettivamente il 6 e il 13 dicembre alle ore 21:00 (repliche alle 4:00 del giorno successivo). Büchner scrive «Woyzeck» poco prima di morire a soli 23 anni, lasciandolo incompleto. Fu pubblicato nel 1879 col titolo di «Wozzeck» per un’errata lettura del manoscritto e manipolato nell’ordine delle scene e nell’introduzione di altre spurie (la morte del protagonista) dal curatore Emil Franzos. È in questa versione tuttavia “tradita” che «Wozzeck» viene conosciuto da Berg e Gurlitt e diventa il libretto delle loro opere. Il dramma ha origine da un fatto di cronaca: Johann Christian Woyzeck nel 1824 è condannato a morte per aver ucciso per gelosia la sua amante. Il caso fu oggetto di perizie mediche e di dibattito scientifico, Büchner ne scrisse perché voleva, con la massima lucidità, riflettere sul rapporto tra azione individuale e collettività, indagare (ma anche denunciare) il gesto d’un uomo nelle proprie connotazioni psicologiche ma anche nei condizionamenti esterni soprattutto socio-economici. Le opere che ascolteremo nel corso delle due puntate de “La Voce Umana” cercano di essere il più fedele possibile a queste tematiche nel rispetto soprattutto di una drammaturgica e di una efficacia teatrale, che potenziano ed esaltano la tragicità d’una storia che inesorabilmente corre verso la catastrofe. I due «Wozzeck» andarono in scena la prima volta a meno d’un anno di distanza l’uno dall’altro: quello di Alban Berg a Berlino il 14 dicembre 1925, l’altro di Manfred Gurlitt invece a Brema il 22 aprile 1926. Le edizioni che proporremo saranno interpretate nei ruoli protagonistici da Walter Berry (Berg) e Roland Hermann (Gurlitt) e dirette rispettivamente da Pierre Boulez, con l’Orchestra e il Coro de l’Opéra de Paris, e da Gerd Albrecht con la RIAS-Kammerchor e il Rundfunk-Kinderchor e la Deutsches Symphonie-Orchester, entrambe di Berlino.








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