Discorso alla nazione del presidente russo Putin. L'Ucraina riapre all’accordo con
l’Ue
Discorso alla nazione del presidente russo Putin in occasione del ventesimo anniversario
della Costituzione. In 70 minuti il capo del Cremlino ha elencato i prossimi obiettivi
e i problemi socio-economici da risolvere. Sulla questione Ucraina dove il premier,
Arbuzov, conferma che sarà firmato il patto di associazione con l’Europa, Putin ha
ribadito che non ci saranno ingerenze. Il servizio è di Giuseppe D’Amato:
“La Russia non
è una superpotenza, ma un Paese leader e continuerà a proteggere i suoi valori tradizionali”.
Questo uno dei passaggi più significativi di un discorso incentrato soprattutto su
problematiche interne socio-economiche. Il Paese è preoccupato per l’avvicinarsi
della crisi, e Putin lo sa, ma il presidente non intende ridurre le spese nel 2014.
Cruciali sono quelle militari per mantenere l’attuale status geo-strategico. Sulla
politica estera il capo del Cremlino è stato chiaro. Nuove ideologie straniere, importate
in Africa ed in Medio Oriente, hanno provocato distruzione e spargimenti di sangue.
La Siria è uno di questi casi. L’Iran ha diritto al nucleare civile come Israele ha
eguali diritti per la sua sicurezza nazionale. La Russia si propone come garante di
stabilità. Putin ha poi sollevato la questione dello Scudo anti-missilistico Usa in
Europa. Se verrà meno il pericolo iraniano, ha avvertito il leader russo, si mettono
in discussione i trattati sul disarmo.