2013-12-13 16:22:12

Abolito il finanziamento ai partiti. Sconti per le bollette elettriche


Con l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti "assegniamo tutto il potere ai cittadini". Lo ha annunciato il premier Letta dopo il varo del decreto dal Consigli dei Ministri. Ma sono stati varati anche provvedimenti per il rilancio dell’economia col pacchetto Destinazione Italia. Alessandro Guarasci: RealAudioMP3


Per le aziende italiane l’energia costa troppo. E allora il consiglio dei ministri vara un pacchetto di misure che prevede tagli per le bollette da 850 milioni. Ma il pacchetto Destinazione Italia prevede anche un calo dei costi delle assicurazioni per quelle famiglie che accettano di far installare sulla propria auto la cosiddetta scatola nera. Ed ancora, tra gli altri provvedimenti, la norma sul credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo. Sempre il Consiglio dei Ministri, con un ddl, ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Dunque, ha detto il premier Letta: "Il cittadino che vuole dare un contributo a un partito lo può fare attraverso il 2 per mille o con contribuzione volontaria”. Per i partiti inoltre ci sarà l’obbligo dei bilanci certificati. Una misura che ha fatto infuriare Grillo, che ha chiesto al Letta di restituire i 45 milioni di rimborsi elettorali del Pd. Comunque mercoledi il provvedimento comincerà il suo iter al Senato. Sul meccanismo del 2xmille abbiamo sentito il costituzionalista Stefano Ceccanti

R. – Io penso che questo due per mille sia molto utile; certo, bisognerà vedere come impostarlo con la garanzia della privacy per i cittadini, che dev’essere assolutamente garantita.

D. – Ma non è un po’ anomalo passare da un tipo di finanziamento completamente pubblico ad uno, in pratica totalmente privato?

R. – Io, però, francamente non direi che noi passiamo a un finanziamento integralmente privato, perché comunque sia nel momento in cui ti viene data la possibilità di dare il due per mille della tua contribuzione Irpef e nel momento in cui anche ti vengono concesse delle detrazioni dal reddito per i contributi che tu dai, in realtà è una forma di finanziamento pubblico indiretto. Con la vicenda Lusi si è rotto un rapporto di fiducia tra i cittadini e i partiti, perché è stata più grave della vicenda delle tangenti della Prima Repubblica, è stato un uso distorto, personalistico e incontrollato del finanziamento pubblico diretto. Quindi, la vicenda Lusi ha condannato il finanziamento pubblico diretto: non sarebbe stato più possibile andare avanti con quello. Io penso che ora sperimentiamo quest’altra soluzione e vediamo quanto funzioni. Però, appunto, era necessario sperimentarne un’altra: quella non sarebbe stata più perseguibile.

D. – Indispensabile, in quest’ottica, sarà la revisione dei bilanci da parte di soggetti esterni …

R. – Sì: il partito democratico l’ha già scelto di suo, e così ha effettivamente mandato a regime tutti. E poi, l’altro punto-chiave è che vengono inseriti vincoli molto seri sul deposito dello statuto, sui vincoli di democraticità interna: sempre per i partiti che vogliano seguire questa strada e scegliere questi contributi. Anche questo mi sembra il superamento di un tabù sul controllo interno della vita dei partiti, che era opportuno superare.








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