Francia: al via a Parigi il Sinodo dei maroniti della diaspora europea
“Come essere maroniti oggi in Francia e in Europa, mantenendo l’equilibrio tra la
propria identità e l’integrazione nelle società di accoglienza?”. Attorno a questa
domanda ruoterà il Sinodo dei maroniti della diaspora europea convocato lo scorso
febbraio da mons. Nasser Gemayel, vescovo dell’Eparchia di Nostra Signora del Libano
dei maroniti. Il Sinodo ha preso il via ieri, a Parigi, con una prima sessione di
tre giorni alla quale seguiranno altre fino al dicembre 2014. Un centinaio di delegati
da diversi Paesi europei che ospitano la diaspora maronita, tra i quali Francia, Austria,
Germania, Danimarca e Belgio, discuteranno come conciliare l’esigenza di mantenere
vivo il senso di appartenenza delle comunità maronite presenti in Europa con quella
dell’integrazione e della comunione con la Chiesa universale. Per mons. Gemayel ciò
che definisce un maronita non è tanto la terra di provenienza, il Libano, quanto piuttosto
la “fedeltà alla fede delle origini”. Questo però non significa ripiegarsi su se stessi
per il timore di scomparire: “Siamo parte del Popolo di Dio, non una comunità confessionale”,
afferma il presule. La tre giorni che inizia oggi servirà essenzialmente a definire
le questioni da affrontare durante il Sinodo, tra i quali quello della creazione di
nuove parrocchie maronite nel continente e le vocazioni. Durante la sessione saranno
costituiti una ventina di comitati di lavoro su tematiche quali famiglia, vita consacrata,
pastorale giovanile. L’auspicio di mons. Gemayel è che dalla consultazione possa scaturire
un “risveglio” dei maroniti di Francia ed Europa “per rinnovare la nostra testimonianza
e impegno cristiano”. La seconda sessione del Sinodo è prevista nel mese di maggio
dell’anno prossimo. (A cura di Lisa Zengarini)