Usa: adesione dei vescovi alla Campagna di Caritas Internationalis contro la fame
nel mondo
Anche i vescovi degli Stati Uniti aderiscono alla Campagna mondiale della Caritas
Internationalis “One Human Family, Food for All”, per porre fine alla fame nel mondo
entro il 2025. La campagna, alla quale Papa Francesco ha dato il suo sostegno con
un videomessaggio diffuso in queste ore, prende il via oggi, giornata internazionale
dei diritti umani, con una maratona di preghiera che toccherà tutti i Paesi del mondo
alle 12 locali. “I vescovi degli Stati Uniti si uniscono all’appello di Papa Francesco
a porre fine alla fame nel mondo”, ha dichiarato mons. Richard E. Pates, presidente
della Commissione episcopale per la giustizia e lo sviluppo umano della Usccb, che
presiederà in giornata una messa speciale per il lancio della campagna negli Stati
Uniti. “Dalla sua elezione al soglio pontificio, Papa Francesco ha sollecitato i cattolici
e tutte le persone a varcare i confini delle proprie vite per andare incontro ai poveri
e agli emarginati. Mentre i nostri legislatori decidono come allocare le risorse finanziarie
per i molti affamati nel Paese e nel mondo - ha aggiunto - questa campagna dà a tutti
noi l’opportunità di passare dalla consapevolezza all’azione”. Funzioni di preghiera
sono coordinate dai “Catholic Relief Services”, l’agenzia umanitaria internazionale
dei vescovi, che ha messo in rete diverso materiale informativo e sussidi per la Campagna.
Nell’iniziativa loro sono coinvolte tutte le 164 organizzazioni che sono sotto l’ombrello
della Caritas Internationalis,. È la prima volta che le Caritas nazionali sono coinvolte
tutte insieme in una campagna globale. Un impegno che va oltre l’advocacy nei confronti
di governi e alle Nazioni Unite . Esso punta a far sì che tutte le Caritas adottino
obiettivi nazionali che migliorino la sicurezza alimentare, e allo stesso tempo enfatizzino
un cambiamento personale di ciascuno riguardo allo spreco di cibo, un tema sul quale
Papa Francesco ha insistito molto in questi mesi. (A cura di Lisa Zengarini)