2013-12-10 16:25:05

Mandela. P. Lombardi cita il card. Martini: fu persona totalmente pacificata. Il ricordo del card. Napier


“Nel giorno delle grandi commemorazioni su Mandela – afferma padre Federico Lombardi – credo giusto poter aggiungere una bellissima testimonianza su di lui da parte di una delle personalità più autorevoli ed amate della Chiesa degli ultimi tempi”. Il cardinale Carlo Maria Martini, rammenta il direttore della Sala Stampa Vaticana, “interrogato su quale fosse la persona più speciale che avesse incontrato nella sua vita, aveva risposto: ‘Mandela. Perché era l’unico che non avesse l’ombra di un risentimento. Un uomo totalmente pacificato’”. Tale affermazione, informa padre Lombardi, gli è stata riferita da don Damiano Modena, che è stato negli ultimi anni di vita la persona più vicina e in rapporto più continuo con il cardinale Martini. Dal Sudafrica, arriva invece la testimonianza dell’arcivescovo di Durban, il cardinale Wilfrid Fox Napier, intervistato da Linda Bordoni: RealAudioMP3

R. – One of the great feelings is a sense of gratitude for what Mandela…
Una delle sensazioni forti è il senso di gratitudine per gli ideali per i quali Mandela, “Madiba” per gli amici, ha pagato di prima persona, ma in particolare per quello che ha fatto per il suo Paese e per il suo popolo, per il loro futuro. In particolare, rompendo con il suo stesso partito per iniziare i negoziati e poi, quando i negoziati iniziarono, per la chiarissima visione del Sudafrica che egli voleva rinascesse da quei negoziati: un Paese nel quale ognuno sarebbe stato rispettato, accettato e anche amato come un fratello o una sorella. Il Sudafrica che egli sognava sarebbe stato un Paese dell’“Ubuntu”, cioè dell’umanità, del sentimento di fratellanza, di rispetto vicendevole. Questo era il Sudafrica che lui sognava.

D. – Lei pensa che oggi ci troviamo ad una sorta di blocco di partenza, una base sulla quale costruire?

R. – I believe that many, many people have suddenly woken up to the fact that…
Credo che tante, tante persone si siano improvvisamente svegliate e abbiano preso coscienza del fatto che quando Mandela si è ritirato non abbiamo perso soltanto la sua presenza, abbiamo perso anche il suo spirito e molti dei suoi ideali. Quello che in questo periodo sta travolgendo il Paese può essere smorzato, ma ciascuno è chiamato a lavorarci come ci aveva lavorato Mandela: disinteressatamente, donandosi per gli altri, guardando al bene comune piuttosto che a qualsiasi interesse personale, di famiglia o di gruppo.







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