2013-12-09 20:15:18

Ucraina: il governo apre al dialogo, ma la polizia fa irruzione nella sede del partito della Timoshenko


Si infiamma la situazione in Ucraina: a Kiev migliaia di manifestanti filo-europeisti chiedono le dimissioni del presidente Viktor Ianukovich. Il partito d’opposizione dell’ex premier Yulia Tymoshenko, oggi in carcere, ha denunciato un’irruzione nella sua sede: la polizia ha negato ogni responsabilità. Poche ore prima, il capo dello Stato si era detto disponibile ad un compromesso con l’opposizione. Il servizio di Davide Maggiore:RealAudioMP3

Una ventina di uomini armati hanno sfondato la porta della sede del partito ‘Patria’ e distrutto alcuni computer: questo il racconto della portavoce di Tymoshenko, che accusa le forze speciali. Ma, secondo la polizia, nessuna operazione è stata condotta nell’edificio. Gli agenti anti-sommossa restano invece in strada, dove hanno disperso i dimostranti che bloccavano la sede del governo e rimosso le barricate. Per un allarme bomba, inoltre, sono state chiuse quattro stazioni della metropolitana: i manifestanti temono sia un modo per attaccare il presidio di piazza dell’Indipendenza. Ma ufficialmente Yanukovich ha accettato la proposta di una “tavola rotonda nazionale” con tre suoi predecessori e rappresentanti dell’opposizione. Gli ambasciatori di Stati Uniti e Unione Europea hanno chiesto di non usare la forza contro le dimostrazioni pacifiche, e per il presidente della Commissione Europea, Barroso, l’Europa “ha il dovere di appoggiare gli ucraini”, che “stanno combattendo per il loro futuro”. Barroso ha anche chiesto a Ianukovich di ricevere l’alta rappresentante europea Catherine Ashton, che sarà a Kiev domani e giovedì per cercare “una soluzione politica”.







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