2013-12-08 14:18:32

Thailandia. Parlamentari dell’opposizione si dimettono alla vigilia della “battaglia finale”


Il Partito democratico all’opposizione in Thailandia ha annunciato per questo pomeriggio le dimissioni di tutti i suoi 153 deputati dal Parlamento, dopo la proposta del primo ministro Yingluck Shinawatra di indire un referendum popolare sulla propria carica, dichiarandosi pronta a lasciare “se il popolo lo vorrà”. Da oltre un mese dilagano le proteste nel Paese, dove la situazione, la settimana scorsa, è degenerata in scontri violenti che hanno lasciato sul campo a Bangkok 5 morti e circa 300 feriti. Gli aggiornamenti di oggi arrivano alla vigilia della grande manifestazione definita “battaglia finale” che l’opposizione ha indetto per domani e con la quale intende rovesciare il governo attuale e interrompere, così, l’influenza politica sul Paese di Thaksin Shinawatra, fratello dell’attuale premier, deposto nel 2006 e in auto-esilio dal 2008 per sfuggire a una condanna per corruzione, ma considerato la vera mente dell’esecutivo in carica. Intanto la polizia ha riconosciuto il diritto della popolazione di aderire in maniera pacifica alla manifestazione di domani, guidata dall’ex leader dell’opposizione Suthep Thaugsuban, sul quale pende un ordine d’arresto per sedizione e che ha già dichiarato si consegnerà alle autorità se le proteste non riusciranno a far cadere il governo. Suthep aveva proposto la creazione di un Consiglio del Popolo nominato dall’alto, senza indire nuove elezioni, ma la sua proposta è stata dichiarata incostituzionale dal governo. (R.B.)







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