2013-12-08 13:51:52

Irlanda: nel 2014, al via un servizio di sostegno spirituale per le vittime di abusi


Si chiama “Towards Peace – Verso la pace” il servizio di sostegno spirituale per le vittime di abusi che la Chiesa irlandese ha deciso di lanciare nel 2014. L’annuncio arriva al termine dell’Assemblea generale d’inverno svoltasi a Maynooth. “Towards Peace – si legge nella nota diffusa a conclusione dei lavori – offrirà un sostegno spirituale a coloro la cui fede in Dio e nella Chiesa è stata colpita dall’esperienza di abusi”. I vescovi ricordano che questo nuovo servizio si affiancherà ad altri due già attivi, ovvero il Direttivo nazionale per la tutela dei minori nella Chiesa Cattolica, e “Towards Healing – Verso la guarigione”, il servizio di consulenza per le vittime di abusi ed i loro familiari. In tempo di Avvento, poi, i presuli riflettono sull’importanza del sacramento della riconciliazione ed esortano “tutti i cattolici ad avvalersi del dono del perdono di Dio” in preparazione al Natale. La Plenaria si è, inoltre, soffermata sull’Evangelii Gaudium, l’Esortazione apostolica di Papa Francesco diffusa il 26 novembre scorso: in particolare, la Chiesa di Dublino evidenzia come tale documento pontificio “richiami inevitabilmente tutti – vescovi, sacerdoti, religiosi, parrocchie, scuole, famiglie, associazioni ed individui – a comprendere davvero cosa significhi essere discepoli di Cristo e testimoniare il Vangelo nel mondo contemporaneo”. In quest’ottica, per settembre 2014 è stata annunciata una conferenza nazionale sul tema “Condividere la Buona Novella”, organizzata dal Direttorio irlandese per la Catechesi. Altro tema all’ordine del giorno è stato il Sinodo straordinario sulla famiglia, indetto dal Papa per ottobre 2014: in relazione al questionario diffuso nel documento preparatorio, i presuli di Dublino ne ribadiscono “la finalità pastorale” ed ringraziano tutti coloro che vi hanno già risposto. E ancora: i vescovi non dimenticano i bisognosi, ricordando quanto è stato fatto e quanto ancora si deve fare, grazie all’organismo caritativo Trocaire, per gli sfollati nelle Filippine, colpiti a novembre da un devastante tifone. Un ulteriore pensiero va ai fedeli di Siria e Terra Santa “e a tutti coloro che vivono in situazioni di conflitto nel mondo”: “I vescovi – si legge ancora nella nota – chiedono di pregare per tutti i cristiani perseguitati e uccisi a causa della loro fede e si appellano alla comunità internazionale affinché faccia il possibile per porre fine al conflitto israelo-palestinese”. Sempre nell’ottica di promozione della pace, la Conferenza episcopale irlandese fa il punto sulla situazione dell’Irlanda del Nord, anche in vista di una nuova missione di Richard Haas, ex inviato degli Stati Uniti nella regione per gli accordi di pace. Ribadendo “l’impegno per la riconciliazione, fondato sui principi della giustizia sociale”, i presuli insistono quindi su “rispetto, comprensione e perdono” come chiavi di accesso alla via della pacificazione. “La violenza e le intimidazioni – spiegano i vescovi – non offrono alcuna speranza al futuro ed è per questo che chiediamo ai leader politici di riconoscere che anche le disuguaglianze economiche minacciano un processo di pace duraturo”. Senza dimenticare “la responsabilità delle Chiese e delle comunità di fede nella costruzione di un nuovo futuro per la società”. La riunione dei vescovi affronta poi anche il tema delle migrazioni, in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che ricorrerà il 19 gennaio prossimo. A tal proposito, i presuli annunciano, per il 19 febbraio a Dublino, una conferenza sul tema “Camminare insieme: il viaggio di un migrante” che vedrà la partecipazione di esperti del settore provenienti da diverse parti del mondo. L’ultima riflessione dei vescovi va all’Inter Mirifica, il decreto conciliare sulle comunicazioni sociali che proprio ieri, 4 dicembre, ha celebrato il 50.mo anniversario dalla sua pubblicazione. Un testo fondamentale, sottolinea la Chiesa di Dublino, soprattutto oggi che “l’evangelizzazione avviene in un mondo mediatico in rapida espansione e sempre più diversificato”. Tanto più, conclude la nota, che ormai la comunicazione è divenuta “parte integrante della dottrina della Chiesa”. (I.P.)







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