Mons. Mamberti a Kiev: più attenzione ai diritti dei cristiani perseguitati e dei
migranti
I diritti dei migranti, il rispetto della libertà religiosa, il traffico degli esseri
umani. Sono alcuni dei temi al centro della riflessione che mons. Dominique Mamberti,
segretario per i rapporti con gli Stati, ha tenuto in questi giorni a Kiev in occasione
della 21.ma riunione del Consiglio dei ministri dell’Osce, Organizzazione per la Sicurezza
e la Cooperazione in Europa. Apprezzamento è stato espresso dall’arcivescovo per “il
clima costruttivo” della riunione e per gli sforzi compiuti dai tre Stati partecipanti:
Liechtenstein, Lituania e Lussemburgo in materia di armi leggere e armi di piccolo
calibro. Allo stesso tempo, la Santa Sede si è detta preoccupata per la mancanza di
progressi sul fronte della trasparenza “per le attività e gli equipaggiamenti militari
degli Stati partecipanti, prerequisito per la stabilità e la sicurezza nella regione”.
Nel
suo intervento, mons. Mamberti ha ribadito l’apprezzamento della Santa Sede per l’enfasi
posta dalla presidenza ucraina dell’Osce sui temi ambientali ed in particolare sull’impatto
che questi hanno sulla salute, la sicurezza ed il benessere dei cittadini. Particolare
accento poi è stato posto sui diritti dei migranti. “Anche in tempi di crisi finanziaria
– ha affermato il presule – i migranti non devono essere considerati meramente come
forza lavoro temporanea o come residenti permanenti”. Sul rispetto della libertà religiosa,
“è inquietante osservare – ha aggiunto mons. Mamberti - che nella regione Osce sono
sempre più numerosi gli episodi contro i cristiani motivati da pregiudizio”. Da qui
l’invito a condannare con forza gli atti di vandalismo contro i luoghi di culto cristiani.
Infine, l’attenzione della Santa Sede è stata rivolta al traffico di esseri umani,
“odioso crimine – ha concluso l’arcivescovo - che va combattuto con tutti i mezzi
legali disponibili”. (B.C.)