A Bali storico accordo dell’Wto. Varato il piano sulla liberalizzazione degli scambi
commerciali
Storico accordo sulla liberalizzazione degli scambi commerciali al Wto di Bali. I
159 delegati degli Stati membri hanno dato il via libera ad un articolato piano globale.
Il direttore generale, il brasiliano Roberto Azevedo, ha ribadito "Per la prima volta
nella sua storia, l’Organizzazione Mondiale del commercio, ha veramente tenuto fede
alle sue promesse“. Massimiliano Menichetti:
L'accordo
di Bali, il primo dalla creazione del Wto nel 1995 è un via libera storico. 159 Paesi,
che si sono incontrati per la nona volta a livello ministeriale, hanno trovato l’accordo
per un pacchetto di misure sulla liberalizzazione degli scambi commerciali. In sostanza,
nonostante l’opposizione, poi rientrata, di Cuba, Bolivia, Venezuela e Guatemala,
che giudicando l’agenda neoliberista, ha rischiato di bloccare il varo finale, è stato
accettato l’impegno a identificare nel Wto il forum principale in materia: sia a livello
di negoziato sia a livello regolatorio. Il testo prevede che la Commissione per i
negoziati commerciali, entro 12 mesi, prepari a Ginevra un programma di lavoro concreto
per l'approvazione dell'Agenda di sviluppo lanciata negli accordi di Doha del 2001
e fino adesso restata lettera morta. Tanti i temi affrontati che dovranno trovare
attuazione concreta: dalla facilitazione del commercio, ai temi agricoli, come lo
stoccaggio pubblico di materie prime alimentari ai fini della sicurezza, poi la regolamentazione
delle tariffe, le tutele sulla produzione di cotone per i Paesi in via di sviluppo
e anche l'estensione del periodo di non deferibilità e la non punibilità, sempre per
questi Paesi, all’Organizzazione Mondiale del Commercio, per la proprietà intellettuale.
"Per la prima volta nella sua storia, si è tenuto fede alle promesse - ha detto il
direttore generale dell'Organizzazione, Roberto Azevedo -. Abbiamo rimesso la parola
“mondiale” al Wto.