Mons. Parolin: l'impresa guardi non solo all'utile ma anche alla tutela del lavoro
dei dipendenti
Il segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, è intervenuto a Roma alla presentazione
del volume “Tra etica e impresa, la persona al centro” del cardinale Oscar Rodriguez
Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis. Alessandro Guarasci:
Si percepisce
serenità nelle parole di mons. Parolin, quando parla del suo incarico, pieno di responsabilità,
ammette, ma - afferma - “bisogna tutto mettere nelle mani di Dio”, “cercando di fare
del nostro meglio”. Poi, parlando del tema toccato dal cardinale Rodriguez Maradiaga
nel suo libro, ricorda che la crisi che stiamo attraversando è figlia di una crisi
antropologica. Dunque, per il segretario di Stato “è necessario togliere centralità
al profitto e alla rendita per rimettere al centro la persona”. Ascoltiamo mons.
Pietro Parolin:
“Nell’ambito economico, l’attività che maggiormente
conferisce dignità alla persona è proprio il lavoro. Affinché, perciò, vi sia un’autentica
promozione delle persone, l’impresa deve guardare non soltanto all’utile, ma a quanto
e come ha tutelato e promosso il lavoro dei dipendenti”.
E soprattutto
nella Vecchia Europa si sta diffondendo il male della disoccupazione giovanile, che
ormai attanaglia milioni di ragazzi. Ancora mons. Parolin:
“E’ una grande
preoccupazione per tutti il fatto che i giovani non abbiano lavoro e credo che tutte
le forze sociali e le forze politiche debbano darsi da fare, proprio per risolvere
questo problema e trovare unità e accordo proprio per dare una risposta a questi grandi
problemi”.
Il neo segretario di Stato chiede comunque di avere speranza,
comunicando la gioia del Vangelo. Anche il cardinale Rodriguez Maradiaga invita
a guardare avanti:
“C’è un’uscita dalla crisi, ma che non dipende soltanto
da prestiti o debiti, ma dalla creatività, dall’investimento, dal rischiare”.
Tra
gli imprenditori in platea Filippo Tortoriello di Gala SpA, che ricorda come troppi
talenti italiani siano ancora costretti ad andare all’estero per avere un lavoro dignitoso.