2013-12-05 07:16:25

Filippine: sale la conta delle vittime. Ancora emergenza nelle zone isolate


Mentre si avvicina, domenica, l’anniversario di un mese dal tragico arrivo del super-tifone Haiyan sulle Filippine centrali, sono stati diffusi altri dati ufficiali che confermano un ulteriore aumento delle vittime. Sono ora 5.719 i morti e 1.779 i dispersi. In maggioranza, 4.882 complessivamente, già abitanti dell’isola-provincia più colpita, quella di Leyte, dove il capoluogo Tacloban è diventato simbolo della catastrofe. A rendere ancor lontana una soluzione per la tragedia - riferisce l'agenzia Misna - sono 26mila feriti e oltre 4 milioni di senzatetto per la devastazione di 1,2 milioni di abitazioni. Cresciuto anche a 803 milioni di dollari il valore dei danni stimati dall’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), soltanto per agricoltura e infrastrutture. Esistono tuttavia vari livelli di interventi e di emergenza, alcuni dei quali in parte dipendenti dalle caratteristiche dei soccorsi. Unocha ha ieri sottolineato la disparità di penetrazione degli aiuti e il rischio che i filippini che vivono in aree più remote ricevano soccorsi inadeguati. “Coloro che vivono in prossimità delle maggiori vie di comunicazione son in grado di ricevere aiuti sproporzionati”, ha ricordato ieri in un suo comunicato. Una situazione che può aggravare emergenze già acute proprio nelle aree più isolate. Come l’emergere di casi di inquinamento colibatterico da feci in diverse fonti di approvvigionamento di acqua potabile. Il tempo è fattore essenziale, almeno quanto le risorse, ricorda Unocha. Le Nazioni Unite hanno lanciato da tempo un appello per la raccolta di 348 milioni di dollari per programmi di emergenza medico-sanitaria a beneficio di coloro che sono più a rischio. (R.P.)







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