Giornata nazionale della salute mentale: in Italia 17 milioni le persone con disturbi
psichici
Si è celebrata questo giovedì in Italia la Giornata nazionale della salute mentale.
i Dipartimenti di Salute Mentale, ricorda la Società italiana di psichiatria, hanno
in carico circa il 2% della popolazione, oltre un milione e 200 mila persone. Si tratta
dei casi più gravi. Complessivamente, lo scenario legato ai disturbi psichici presenta
dati allarmanti, aggravati dalla crisi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Sono 17 milioni
gli italiani con problemi di salute mentale, ovvero 4 cittadini su 10 soffrono di
qualche disturbo psichico, tra cui ansia, depressione e insonnia. Le donne sono le
più colpite. Uno scenario preoccupante aggravato dal perdurare della crisi economica.
Secondo una recente ricerca della Società italiana di psichiatria, la prevalenza di
disturbi d'ansia è doppia nelle persone con uno status socio-economico basso, come
i casi di depressione e di abuso di sostanze. Claudio Mencacci, presidente
della Società Italiana di Psichiatria:
"La crisi sta svolgendo un ruolo
di detonatore di una situazione che già conoscevamo da anni. Oggi, calcoliamo che
nel nostro Paese ci siano circa otto milioni di persone con gravi disturbi d’ansia,
quattro milioni con una depressione, altrettanti con disturbi del sonno significativi,
due milioni con problemi legati all’alcol e, via via, gli altri tipi di disturbo.
Questo a significare che le problematiche legate alla salute mentale sono la vera
sfida del 21.mo secolo. E che le condizioni economiche attuali, che si riversano su
tutte le fasce sociali, ovviamente colpiscono di più là dove le fasce sociali sono
ancora più basse e ci sono minori fattori protettivi".
Sono cruciali i
servizi territoriali di salute mentale. Ma negli ultimi dieci anni il personale sanitario
dedicato all’assistenza e alla cura dei pazienti con disturbi psichiatrici si è ridotto
quasi del 50%. Un'assistenza, dunque, meno capillare:
"Negli anni passati,
fondamentalmente, era rivolta solamente ai portatori delle patologie più gravi, come
quelle schizzofreniche o bipolari. In realtà, sono aumentate le richieste di altri
bisogni. Mi riferisco, in maniera particolare, a persone affette da depressione piuttosto
che da gravi disturbi d’ansia. Condizioni per le quali la riduzione del personale
rende ancora più difficile, se non a volte addirittura impossibile, il poter rispondere
a queste domande. Assistiamo poi, negli ultimi tempi, anche ad ulteriori richieste
– e anche queste non possono essere soddisfatte – di un’assistenza nelle carceri.
E il nostro timore è che dei servizi, già in difficoltà, siano messi ancora più in
difficoltà".
Aumentano le richieste di assistenza ma restano ancora molte
le persone con disturbi psichici che non si avvicinano alle cure a causa dello stigma
che pesa sulla malattia mentale. Ancora il dott. Claudio Mencacci:
"Noi
insistiamo su questo messaggio: la malattia mentale esiste ma tutte le malattie sono
curabile e anche molte guaribili. E quindi vogliamo togliere quel senso di incurabilità
e anche di collegamento, in alcune situazione alla violenza, che proprio niente hanno
a che fare con questa sofferenza, della quale vorremo però che le persone sapessero
che ci si può curare e che,m soprattutto, si può guarire".