2013-12-03 15:57:36

Incendio a Prato. Giovannini: più risorse per le ispezioni


Stop simbolico in tutti i luoghi di lavoro toscani oggi alle ore 12 per ribadire un no netto allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. E' l'iniziativa delle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil da attuare nel giorno in cui Prato ricorderà con il lutto cittadino le sette vittime cinesi del rogo di domenica nella zona di Macrolotto. Il governo, dal canto suo, fa sapere di voler alzare la guardia del controllo e del rispetto della normativa e destinare nuove risorse alle ispezioni nella legge di stabilità. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

In 2 anni a Prato sono state controllate 1.571 imprese, la metà gestite da cinesi; oltre 1.700 le sanzioni comminate. “L'impegno del governo è attestato”, dice il titolare del Ministero del lavoro nell’audizione alla Camera. Eppure, secondo Giovannini, il distretto resta critico, come altre zone d’Italia, Napoli innanzitutto. Manca una programmazione del controllo e soprattutto strumenti adeguati, lamentano oggi Inps e Inail che parlano di tragedia annunciata. Si fanno sentire anche i sindacati tacciati da qualcuno di inerzia. “Ogni volta che c'è un incidente, ogni volta che si muore per il lavoro, per noi è una sconfitta”, sostiene la Cgil, “ma ciò non toglie nulla al nostro impegno quotidiano”. Alessandro Fabbrizzi Segretario della Camera del Lavoro della cittadina toscana:

“Non c’è assolutamente una sorta di indifferenza o di quieto vivere e di passiva accettazione di questo fenomeno; tutt’altro. Ma ci vuole la volontà istituzionale. Agendo in termini sanzionatori, ma agendo anche e soprattutto nei confronti delle nuove generazioni sul piano dell’integrazione e dell’emersione, sul piano di un percorso di legalità possibile”.

Domani è la giornata di mobilitazione sindacale: lo stop del lavoro alle 12 e poi una marcia silenziosa in serata:

“Non escludiamo nemmeno, alla fine di questo percorso, uno sciopero generale della città, come non escludiamo una sorta di stati generali della legalità, del lavoro, della difesa delle condizioni di lavoro e della vita”.

Intanto le indagini proseguono: secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe divampato nella zona del capannone adibita a cucina o riposo, dunque potrebbe essere stata una stufa mal funzionante ad innescarlo. La procura avrebbe in mente già due o tre indagati, mentre risulta ancora irreperibile la titolare del capannone, una donna cinese di 40 anni, residente a Roma.
Ultimo aggiornamento: 4 dicembre







All the contents on this site are copyrighted ©.