Aiuto alimentare, p. La Manna (Centro Astalli): "Le parole del Papa vanno vissute,
non commentate"
P. Giovanni La Manna, sj presidente della Fondazione Centro Astalli (Jrs, Italia) "Abbiamo invitato
il presidente del Senato Grasso a visitare la nostra mensa, giovedì 5 dicembre, perché
i rappresentanti delle istituzioni devono rendersi conto della poverta che c'è in
Italia. Soprattutto alla luce della decisione dell'Unione Europea di non finanziare
più il programma di aiuto alimentare in favore degli indigenti e del nostro conseguente
impegno, asseme ad altre realtà, nella campagna 'Insieme per l'aiuto alimentare'.
In Italia ci sono quattro milioni di persone costrette a vivere sotto la soglia di
povertà, che hanno quindi bisogno di un pasto, e sono quindicimila le strutture caritative
che se ne occupano. Chiediamo alla politica che guardi alla realtà con gli occhi degli
ultimi. Non possiamo ignorare persone che nella nostra 'civilissima' Italia fanno
fatica addirittura a mangiare. Teniamo conto che le tante, troppe, persone che vengono
alle nostre mense, sono solo un parte degli indigenti. Tanti, infatti, per dignità
non si rivolgono alle strutture caritative, si vergognano a chiedere aiuto. I parlamentari
italiani non possono non tenerne conto. Prima parlavamo sempre di 'fame nel mondo'
pensando solo alle situazioni dei paesi africani. Oggi la fame è nelle nostre città
e questo ci deve portare a prendere decisioni forti, come finanziare il 'Fondo nazionale
per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti'. Papa Francesco
nell'Evangelii Gaudium ci esorta a impegnarci per essere vicini alle nuove forme di
povertà e fragilità. E' bene che ci siano libri sul magistero del Papa, che ci
siamo persone che commentano il suo pensiero. Ma abbiamo un impegno serio: vivere
le parole che il Papa dice. Francesco sta indicando la strada, noi siamo chiamati
oggi - senza perdere troppo tempo - a vivere quelle parole e a renderle reali nei
nostri contesti quotidiani. Non ci perdiamo in troppi commenti. Se il vescovo
di Roma ci indica una strada, e lo fa con autorevolezza e credibilità perché è il
primo che la percorre, siamo chiamati a seguirlo e non a commentare. Lo stesso Papa
ci ha detto che non abbiamo bisogno di maestri ma di testimoni". (Intervista a
cura di Fabio Colagrande)